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Sabato, 20 Aprile 2024
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Università in Piemonte, approvato il bando Edisu: no alle borse di studio agli studenti facinorosi

E' una decisione che arriva dalla Regione e da Edisu

Approvato il Bando Edisu 2020/2021 per le università piemontesi, grande novità: verranno “puniti” tutti gli studenti che risulteranno essere facinorosi o violenti. 

Lo ha stabilito l’assessore regionale al Diritto allo studio universitario, Elena Chiorino e il presidente dell’Edisu, Alessandro Sciretti, che fin dal primo giorno avevano giudicato inaccettabili gli episodi di violenza all’interno delle università piemontesi avvenuti nei mesi scorsi. Episodi che avevano costretto alcuni Atenei a sospendere lezioni ed esami e che avevano provocato danni ingenti alle strutture, compreso il ferimento di alcuni esponenti delle forze dell’ordine.

Con l'approvazione del Bando Edisu 2020-2021 la Regione Piemonte garantisce con grande determinazione il diritto allo studio universitario anche in questo complicatissimo periodo storico. L’ente continuerà a garantire borse di studio, servizio abitativo, ristorazione e tutte le altre provvidenze sono sostenute come ogni anno dal trasferimento regionale. Si potrà revocare le borse di studio a chi si rende protagonista di gravi comportamenti, tali da essere sanzionati con provvedimenti disciplinari degli atenei superiori all’ammonizione.

“Si tratta di un passo molto importante – ha detto Chiorino - perché afferma un principio fondamentale, ovvero il rispetto della legalità all’interno dell’Ateneo, della meritocrazia e delle più basilari regole del vivere civile. L’Università è certamente un luogo di confronto, ma non può essere considerata una zona franca in cui chiunque, in base ad astrusi ragionamenti ideologici, può fare ciò che vuole, anche arrivando al punto di distruggere e devastare spazi pagati con le tasse dei piemontesi. Con questo provvedimento la Regione dice no al “dirittismo", ovvero alla teoria che tutti possano fare ciò che credono, senza dover rispondere di alcun dovere, ma, allo stesso tempo, garantisce il diritto allo studio a tutti e con tutti i mezzi a disposizione”.

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