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La vendemmia turistica approda anche nelle Colline Novaresi

Si parte a settembre. Del progetto si è discusso in un incontro in Provincia di Novara

Arriva anche nel novarese la vendemmia turistica.

"L’obiettivo - spiega il consigliere delegato all'Agricoltura della Provincia di Novara Maurizio Nieli - è quello di rendere uno dei momenti più importanti del mondo vitivinicolo locale, ovvero la vendemmia, aperto anche ai non addetti ai lavori nel rispetto delle norme di sicurezza".

Il progetto di vendemmia turistica e didattica - di cui si è discusso in un incontro in Provincia alla presenza del vice presidente nazionale e referente per il Piemonte dell’associazione "Città del vino" Stefano Vercelloni, del sindaco di Ghemme e presidente della Convenzione dei 14 Comuni vitivinicoli Davide Temporelli, dei tecnici dello Spresal dell’Asl Novara, dei rappresentanti dell’Ispettorato territoriale del lavoro, delle associazioni di categoria provinciali Confagricoltura-Unione agricoltori e Confederazione nazionale agricoltori - sarà lanciato nel territorio delle Colline Novaresi nel mese di settembre, "alla luce - spiega ancora Nieli - del grande interesse che questo momento suscita tra gli appassionati del turismo enogastronomico che da qualche anno hanno cominciato a frequentare le colline del novarese".

"I partecipanti - sottolinea Nieli - hanno concordato sulla necessità di dotare il nostro territorio di un protocollo condiviso e da redigere sulla base delle indicazioni della Regione, con la quale sono già in corso contatti per quanto riguarda la materia sanitaria, e dell’Anci che ha elaborato a sua volta un documento già adottato attraverso il progetto pilota di Alba del 2020. La decisione si inserisce, tra l’altro, in quello che è l’obiettivo dell’associazione nazionale 'Città del vino' per il 2021: è infatti  necessario stabilire regole affinchè quanti partecipano alla vendemmia come ospiti e visitatori delle attività dell’azienda vitivinicola lo possano fare nel rispetto di norme che, in caso di controlli da parte delle autorità preposte, evitino situazioni di contrasto con la qualità delle attività lavorative in corso di svolgimento".

"Questo protocollo - commenta Stefano Vercelloni - è uno strumento fondamentale per vivere la vendemmia in maniera serena e in sicurezza anche alla luce delle nuove disposizioni legate alla pandemia".

"Da parte dei soggetti coinvolti - conclude Nieli - c’è l’impegno di incontrarci nelle prossime settimane per un confronto finale in modo da arrivare alla prossima vendemmia con un protocollo ben definito, con l’augurio che questa possa essere un’occasione di condivisione e convivialità tra gli operatori vitivinicoli e i visitatori e turisti della nostra zona".

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