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Vco: un contagio da febbre West Nile, il virus portato dalle zanzare

Riscontrato un caso nel Vco. Che cos'è il virus

Un caso di West Nile Virus segnalato nel Vco.

É stato segnalato sulla piattaforma per la “Sorveglianza delle arbovirosi” dell’Istituto Superiore di Sanità un caso umano confermato di infezione da West Nile Virus, una malattia trasmessa dalle zanzare. É quindi scattato il protocollo per chi dona il sangue, che prevede che  i donatori che abbiano soggiornato anche solo per una notte nelle provincia di Verbano-Cusio-Ossola non possano donare il sangue per 28 giorni.

Non è la prima volta che vengono segnalati casi nel novarese e nel Vco: ogni anno, in estate, vengono scoperti due o tre nuovi casi, quasi tutti molto lievi. 

Che cos'è il West Nile Virus

La febbre West Nile - spiega l'Istituto Superiore di Sanità - è una malattia provocata dal virus West Nile Virus, isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile (da cui prende il nome). Il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare, le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette.  Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altri.

I sintomi

Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave. 

I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale.

Prevenzione

Non esiste un vaccino per la febbre West Nile. Attualmente sono allo studio dei vaccini, ma per il momento la prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare, cosa non semplice sul territorio novarese. 

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