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Alimentazione

Lo zenzero: proprietà e controindicazioni

Una pianta ormai largamente usata anche in Occidente che ha molti benefici e anche molte controindicazioni. Vediamole insieme.

Lo zenzero è una pianta erbacea perenne appartenente alle Zingiberaceae, specie di cui fanno parte anche le piante di curcuma e cardamomo.

Lo zenzero ha un sapore tipico, pungente e leggermente piccante, con un gusto che ricorda il limone. Molto usato nella cucina orientale, da alcuni anni si è diffuso anche nell’alimentazione occidentale ed europea. Viene impiegato per la preparazione di dolci natalizi, in particolare biscotti, bevande come cocktails e drink analcolici, e in cucina soprattutto per pietanze a base di pesce. Lo zenzero candito è usato nella guarnizione di macedonie, yogurt, gelati e nella preparazione di dolci, ma si può anche mangiare come snack ed è possibile prepararlo in casa, a partire dalla radice fresca.

Lo zenzero è un alimento versatile che si presta a essere utilizzato sotto diverse forme, a seconda dell’impiego:

  • fresco
  • essiccato
  • in polvere
  • sotto forma di olio essenziale o succo.
  • Oltre che per insaporire il cibo e come aromatizzante in cucina, spesso viene aggiunto ai cosmetici.

L'olio essenziale riassume in sé tutte le proprietà della radice fresca o in polvere, ma con principi attivi più concentrati. L'olio essenziale può essere utilizzato per inalazione, per mezzo di un diffusore di essenze, o come base per unguenti.

Proprietà e benefici dello zenzero

Secondo la medicina ayurvedica lo zenzero possiede numerose proprietà curative.

Tradizionalmente noto come rimedio per i problemi digestivi, viene assunto in caso di dispepsie, coliche e casi di iperacidità gastrica. Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato un suo effetto antiemetico e antinausea, ma non esistono ancora solide evidenze scientifiche.

Lo zenzero mostra anche attività antinfiammatorie e antiossidanti, oltre a proprietà anticoagulanti e ipocolesterolemizzanti.

Zenzero come rimedio naturale

Lo zenzero è utilizzato da secoli come rimedio naturale e sono ormai numerosi gli studi scientifici che ne stanno indagando i reali effetti sulla salute dell’uomo, senza però che siano stati ancora ottenuti dati conclusivi in merito.

I “presunti” effetti favorevoli dello zenzero sono numerosi, vediamone alcuni:

  • effetto digestivo in quanto sembra stimolare la secrezione di saliva e di succhi gastrici e biliari
  • possa essere utile in caso di gastrite
  • favorisca la digestione
  • stimoli l’appetito
  • sia in grado di contrastare la formazione di gas intestinale, in quanto sembra sfavorire l’accumulo di tossine e la fermentazione causate dai batteri.
  • Inoltre, si pensa che lo zenzero sia utile nel contrastare la nausea, il mal di auto, il mal di mare e le cinetosi in generale. In questo caso si può bere un infuso preparato con mezzo litro di acqua e 5 grammi di zenzero. Utile in alternativa masticare un pezzetto di radice fresca. L’effetto antinausea sembra essere dovuto all’effetto esercitato sulle pareti dello stomaco e dell’intestino.

La medicina orientale lo considera un antinfiammatorio naturale, ma non esistono studi che ne dimostrino l’efficacia nel contrastare i mal di testa lievi e i reumatismi.

Una proprietà più recentemente suggerita da studi scientifici riguarda la sua azione sui livelli degli zuccheri nel sangue. Una ricerca iraniana, per esempio ha ipotizzato che l’assunzione quotidiana di due grammi di polvere di zenzero possa ridurre il rischio di complicanze croniche del diabete.

Lo zenzero viene anche inserito tra i “rimedi della nonna” per combattere le infezioni. Il gingerolo sembra infatti contrastare la crescita dei batteri presenti nella bocca, responsabili dell’infiammazione delle gengive. Anche le infezioni respiratorie, come raffreddore, tosse e mal di gola, secondo la tradizione popolare potrebbero trarre giovamento dalle sue proprietà antisettiche e di stimolo per il sistema immunitario.

Tra le presunte proprietà dello zenzero, anche quella antiossidante: secondo alcuni studi sarebbe in grado di contrastare lo stress ossidativo e la risposta infiammatoria dell’organismo. Per questo si ipotizza che il suo impiego possa essere utile nel contrastare il declino cognitivo e la perdita di memoria.

Alcuni studi stanno infine indagando la possibilità che lo zenzero possieda una proprietà ipolipemizzante, che potrebbe essere utile per abbassare i livelli di colesterolo.

Lo zenzero ha numerose proprietà terapeutiche ma anche molte controindicazioni.

Gli effetti collaterali

Soprattutto in presenza di specifiche problematiche o disturbi di di salute, lo zenzero non va assolutamente utilizzato con leggerezza perché presenta, purtroppo, diverse controindicazioni. Anche nelle persone sane, inoltre, un eccessivo uso di zenzero può comportare diversi problemi, fino, nei casi più gravi, a conseguenze come nausea, vomito, diarrea e intossicazione alimentare.

Limitarsi nell’uso e nelle dosi è, quindi, la prima cosa da fare quando si decide di gustare un po' di zenzero: la dose giornaliera raccomandata è compresa tra i 10 e i 30 grammi di radice fresca.
Attenzione anche al modo in cui consumate questa pianta: lo zenzero, infatti, va sempre sbucciato, dato che ingerirne la buccia, soprattutto se non accuratamente lavata, può portare a infezioni o irritazioni digestive.

Ecco i principali effetti collaterali che possono manifestarsi a causa di un’eccessiva assunzione di zenzero:

Bruciore di stomaco – soprattutto se si soffre di gastrite e se assunto a stomaco vuoto lo zenzero può comportare una fortissima acidità di stomaco. Assolutamente sconsigliata, inoltre, l’assunzione insieme al limone a stomaco vuoto.
Soprattutto se assunto in elevate quantità, lo zenzero può inoltre favorire la comparsa di patologie del tratto digestivo come le ulcere.

Gas intestinali ed eruttazioni - chi soffre di colon irritabile deve fare molta attenzione quando assume questa pianta che, favorendo i movimenti intestinali, può provocare diarrea, gonfiore addominale, eccessiva motilità intestinale e stimolare la produzione di gas ed eruttazioni.

Palpitazioni al cuore - lo zenzero può influenzare la pressione del sangue, la capacità di coagulazione e il ritmo cardiaco e assumerlo in dosi eccessive può provocare palpitazioni al cuore. Chi soffre di ipertensione e problemi cardiaci dovrebbe assumere questo prodotto sotto stretta sorveglianza medica.

Coagulazione rallentata – lo zenzero migliora la circolazione del sangue, fluidificandolo: una proprietà pericolosa per tutti coloro che seguono terapie farmacologiche per la coagulazione del sangue, come anticoagulanti orali, antinfiammatori e antiaggreganti piastrinici.

Contrazioni uterine – l’uso di questa pianta è sconsigliato alle donne in gravidanza, perché potrebbe causare gravi contrazioni uterine, mentre durante l'allattamento può comportare un sapore troppo forte del latte materno.

Reazioni allergiche – chi soffre di allergie o di ipersensibilità alimentare potrebbe manifestare reazioni allergiche allo zenzero, con sintomi che variano dai rush cutanei fino, nei casi più gravi, a difficoltà respiratorie.

Lo zenzero inoltre è sconsigliato:

  • a chi soffre di emorroidi, dato che aumenta i dolori e lo stato del problema;
  • a chi soffre di diabete, data la capacità di questa pianta di abbassare i livelli di glicemia del sangue;
  • alle persone che soffrono di calcoli biliari, dato che stimola i succhi gastrici e il rilascio di bile da parte della cistifellea.
     

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