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Salute

Novara, oltre 130 pazienti in cura nell'ambulatorio di andrologia del Maggiore

"L’andrologia svolge un ruolo fondamentale nelle varie fasi della vita dell’uomo" spiega il prof. Gianluca Aimaretti

Sono 130 i pazienti affetti da patologia complesse seguiti dall’ambulatorio di Andrologia medica, endocrinologia della riproduzione e medicina della sessualità che afferisce alla struttura endocrinologia (diretta dal prof. Gianluca Aimaretti) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara

"L’andrologia svolge un ruolo fondamentale nelle varie fasi della vita dell’uomo, occupandosi del controllo del normale sviluppo e funzione dell’apparato genitale, nonché di prevenzione, diagnosi e terapia delle patologie andrologiche, dell’infertilità e dei disturbi della sfera sessuale. Si stima che 1 maschio su 3 sia affetto da problemi andrologici, la cui tipologia varia a seconda della fascia d’età – afferma il prof. Aimaretti – Inoltre, la maggiore aspettativa di vita comporta un progressivo incremento dell’incidenza delle patologie andrologiche, che sono ad oggi divenute un problema di rilevanza sanitaria e sociale".

Le principali patologie in ambito di Andrologia Medica nei soggetti adulti sono rappresentate da:

1. Ipogonadismo: si tratta di una sindrome caratterizzata da una ridotta capacità testicolare nel produrre livelli fisiologici di testosterone e spermatozoi quantitativamente/qualitativa adeguati

2. Deficit erettile (DE): è definita come la persistente incapacità, per almeno tre mesi, a raggiungere e/o a mantenere un’erezione sufficiente a condurre un rapporto sessuale soddisfacente.

3. Disturbi dell’eiaculazione: comprendono l’eiaculazione precoce (EP), l’eiaculazione ritardata (ER), l’eiaculazione retrograda e l’aneiaculazione (assenza di eiaculazione).

4. Infertilità maschile: è definita come l’incapacità a ottenere un concepimento dopo un anno di rapporti regolari e non protetti. Si stima che l’infertilità colpisca circa il 15-20% delle coppie nei paesi industrializzati.

5. Ginecomastia: è definita come l’incremento volumetrico mammario per proliferazione benigna dei dotti mammari e dello stroma periduttale, determinato da uno squilibrio nel rapporto tra estrogeni e testosterone a favore dei primi.

"Per la peculiarità della patologia trattata – conclude il prof. Aimaretti -  la complessità della stessa e la multidisciplinarità necessaria sono attivate collaborazioni con le strutture dell’Aou di urologia, ginecologia (problematiche di infertilità), laboratorio di analisi e psichiatria".

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