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Salute

Denuncia dell'ordine: "In regione carenza di medici, ma nessuna risorsa nella manovra "Riparti Piemonte"

325 specialisti in meno all’anno. "Fino a qualche settimana fa erano “eroi”, oggi sono già stati dimenticati"

I numeri dicono tutto: in Piemonte vi è la necessità di formare 851 medici specialisti all'anno per i prossimi tre anni. Oggi ne vengono formati 526 ogni anno (511 con risorse statali e 15 con risorse regionali): vi è quindi una carenza di 325 specialisti all’anno; solo nei prossimi tre anni, ciò significa quasi 1000 medici in meno di quanto ritenuto indispensabile dagli stessi uffici regionali.

"E’ da tempo che l’Ordine regionale dei medici denuncia questa grave situazione – afferma il dott. Federico D’Andrea, presidente dell’Ordine provinciale – senza risultati degni di nota. La scorsa settimana abbiamo presentato un documento congiunto con il quale sottolineavamo la necessità di colmare le gravi carenze di organico del settore medico specialistico e territoriale piemontese, attraverso un ampio finanziamento della formazione medica che permetta un aumento dei contratti di formazione specialistica e territoriale. Tali carenze sono state messe drammaticamente in luce dall'emergenza sanitaria in cui la regione ancora si trova, emergenza che ha visto i medici costantemente in prima linea in questa battaglia".

Non solo non c’è stata risposta ma nelle manovre economiche presentate in Regione non si è trovato spazio per un finanziamento, anche minimo, per nessuna delle istanze presentate negli ultimi mesi. "A fronte di una manovra da 800 milioni di euro elaborata attraverso il “Riparti Piemonte” la richiesta economica avanzata – affermano i responsabili degli Ordini del Piemonte - era di 5 milioni da destinare alla formazione medica, lo 0,6% del totale, al fine di scongiurare il collasso del Sistema sanitario pubblico Piemontese nei prossimi anni. Nonostante siano stati fatti molti annunci in merito alla volontà di finanziare 50 borse di specializzazione per il concorso 2020, attraverso appunto un investimento di 5 milioni di euro, ad oggi il finanziamento è bloccato ai 15 contratti dello scorso anno, senza nessuno stanziamento ulteriore di risorse».

Li chiamano “camici grigi”: sono i 1200 laureati piemontesi che non possono finire il loro percorso di formazione a causa della mancanza di risorse, in particolare regionali. "Il problema riguarda anche i medici di medicina generale – conclude il dott. D’Andrea – E’ stato calcolato che da qui al 2031 ne mancheranno 706. E il 2031 è dietro l’angolo. Tutto ciò al fine di scongiurare un futuro del Piemonte senza medici piemontesi, che fino a qualche settimana fa erano “eroi” e che oggi sono già stati dimenticati".

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