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Salute

"Non perdiamoci di vista": il progetto di Anffas per aiutare persone con disabilità e famiglie durante l’emergenza coronavirus

L'idea è quella di costruire un palinsesto di filmati che creino appuntamenti bisettimanali per creare una nuova routine, stimolare attività e "sentirsi meno soli"

L’emergenza sanitaria legata al coronavirus ha costretto i servizi diurni delle associazioni Anffas Onlus Borgomanero, Anffas Novara e Anffas Valsesia a sospendere le attività abituali, modificando improvvisamente la quotidianità di utenti e famiglie. Una situazione nuova, improvvisa e con forti limitazioni date dalle disposizioni per la sicurezza: una condizione che rischia di accrescerne maggiormente la fragilità, con importanti conseguenze dovute al prolungato isolamento.

Su queste premesse è così nato "Non perdiamoci di vista", progetto ideato dalle équipe psico-educative dei centri diurni delle tre organizzazioni che, insieme, lavorano per fornire sostegni a distanza e vicinanza.

Le finalità del progetto sono diverse: rimanere accanto ai beneficiari dei servizi Anffas (circa 80 persone con disabilità e relative famiglie) infondendo fiducia e monitorando il loro benessere; creare per loro una piccola routine che possa intrattenerli in alcuni momenti della settimana e che, attraverso esperienze ludico-educative possa spiegare loro, in modo originale, la complicata situazione in cui ci si trova; suggerire attività alle famiglie, che sappiano coinvolgere e stimolare.

"In questo momento di grande paura e difficoltà - ha spiegato la direttrice delle tre Anffas Laura Lazzarotto - diventa indispensabile unire le forze, sostenersi a vicenda, far emergere la fondamentale importanza del lavoro di rete e della collaborazione così come diventa ancora più importante ribadire i valori della vicinanza e della solidarietà. Sentiamo forte la responsabilità non solo di proteggere e garantire sicurezza e qualità di vita alle persone che vivono nelle nostre strutture, ma anche di non cadere nel rischio dell’invisibilità e della marginalizzazione, in una fase in cui tutto intorno a noi diventa priorità".

Il progetto prevede la creazione di un "palinsesto" di filmati che le famiglie riceveranno attraverso Whatsapp o posta elettronica due volte a settimana: il martedì (giorno dedicato alle letture di favole, storie o brani teatrali) e il venerdì con proposte di attività più dinamiche (ricette di cucina, lezioni sul tema natura/ambiente, laboratori artistici). I video saranno realizzati e ideati dagli educatori e dai tecnici dei centri diurni Anffas (attraverso i diversi linguaggi facilitati e di sostegno) e da due ospiti "a sorpresa".

"Le équipe coordinate dal dott. Alessandro Caprioli - continua la Direttrice Lazzarotto - si sono trovate a condividere le proprie esperienze per mettere a frutto una modalità per noi nuova e inusuale; attivando risorse tra le persone con disabilità e le loro famiglie, provando a generare fiducia ed attenzione, in mezzo alle mille difficoltà. I nostri operatori si alternano al lavoro con grande senso di responsabilità. Ciascuno sta facendo la propria parte con grande senso civico ed empatia".

Il progetto è possibile grazie alla collaborazione dell’associazione culturale "Nati Domani" di Borgomanero e dell’associazione culturale "La yurta nel bosco" di Arona. Nello specifico, Giovanni Siniscalco, attore e presidente di "Nati Domani", realizzerà video di letture scelte insieme agli educatori dei centri, che possano trasmettere messaggi importanti per la sfera emotiva e sensoriale. Francesca Lanocita, coordinatrice di "La yurta nel bosco", si concentrerà sulla dimensione "esterna alla casa" attraverso la scoperta del bosco, delle stagioni e degli animali. 

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