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Salute

Novara, nel 2019 record di trapianti di cellule staminali ematopoietiche al Maggiore

Quest'anno l'Ematologia dell'ospedale novarese ha raggiunto la cifra "record" di 50 trapianti in un anno

Nuovo importante traguardo per l'ospedale Maggiore di Novara, che nel 2019 ha raggiunto il rercord di trapianti di cellule staminali ematopoietiche autologhe.

Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche è una terapia salvavita per molti tumori del sangue. In particolare, il trapianto con cellule staminali autologhe (ovvero, da "se stessi") è una terapia molto importante per il mieloma multiplo in prima linea e per i linfomi in recidiva.

La Struttura complessa a direzione universitaria Ematologia dell’azienda ospedaliero-universitaria, diretta dal prof. Gianluca Gaidano, ha avviato l’attività trapiantologica nel 2007, quando venne inaugurato il nuovo centro trapianti dell’Ematologia dotato di camere a bassa carica microbica per ridurre il rischio di infezioni nei pazienti trapiantati. Dal 2007 al 2019 sono stati effettuati 429 trapianti di cellule staminali ematopoietiche autologhe. Nel 2019, Ematologia ha raggiunto la cifra "record" di 50 trapianti in un anno (nel 2018, i trapianti erano stati 37, pari ad un aumento percentuale del 35% in 12 mesi). Entro la fine del 2019 sono inoltre previsti altri tre trapianti.

L’Ematologia di Novara, proprio in base alla quantità e qualità dei trapianti, ha ricevuto l’accreditamento europeo Jacie e la certificazione Iso9001 e Cnt (Centro Nazionale Trapianti) per questa procedura medica. La dott.ssa Mariangela Greco è la responsabile e coordinatrice dell’attività trapiantologica in Ematologia a Novara, facendo seguito ad un percorso avviato dal dott. Luca Nassi. L’incremento progressivo dell’attività trapiantologica a Novara è stato raggiunto anche grazie ai centri "spokes" della rete ematologica che con grande spirito di collaborazione contribuiscono alla gestione integrata dei pazienti candidati al trapianto di cellule staminali ematopoietiche.

La dr.ssa Greco e il prof. Gaidano, si legge in una nota stampa dell'Aou, ringraziano tutta l’équipe ematologica medica, infermieristica (in particolare il caposala Andrea Rasi) ed amministrativa per il conseguimento di questo importante risultato, e riconoscono che non sarebbe stato possibile senza il ruolo fondamentale di sostegno di risorse e di incoraggiamento da parte della direzione della Aou e dell’Università del Piemonte Orientale.

Un ruolo importante nella gestione domiciliare dei pazienti trapiantati è svolto da Ail-Novara (Associazione Italiana Leucemie –- Sezione di Novara), che offre un servizio gratuito di trasporto da casa all’ospedale a pazienti privi di caregiver. Il ruolo di "hub" riconosciuto  all’Ematologia di Novara, cioè centro di riferimento per le province di Novara, Vercelli, Biella e Vco, pone la necessità di aumentare ulteriormente il numero annuo di trapianti per soddisfare tutte le necessità cliniche dei pazienti che, in numero crescente, si affidano al centro novarese.

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