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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Oleggio

Oleggio: 10 anni di Comunità protetta psichiatrica

Festeggiato il decimo compleanno della Comunità Elio Zino, che risponde ai bisogni di riabilitazione psichiatrica residenziale per la popolazione afferente al Dipartimento interaziendale di salute mentale dell'Asl di Novara

Lunedì 19 settembre sono stati festeggiati i 10 anni di fondazione della Comunità protetta psichiatrica Elio Zino di Oleggio che risponde ai bisogni di riabilitazione psichiatrica residenziale per la popolazione afferente al Dipartimento interaziendale di salute mentale dell’Asl di Novara.

Nata nel 2006, la Comunità ha preso il via con i primi 5 ospiti e nel corso del decennio sono stati accolti 60 pazienti, di cui 14 tornati nelle loro case e altri 25 sono stati inseriti nei Gruppi Appartamento. La Comunità protetta psichiatrica è una struttura residenziale con elevato livello di attività terapeutico-riabilitativa ed assistenziale per persone seguite dai Centri di salute mentale del Dipartimento, non assistibili a domicilio, con l’obiettivo di offrire ospitalità residenziale di lungo periodo, di prestare assistenza alle principali funzioni di base dell'utente, di erogare attività terapeutico-riabilitative individualizzate, di promuovere attività di socializzazione e di elaborare progetti di reinserimento nel tessuto sociale.

La Comunità terapeutica è struttura residenziale di piccole dimensioni (20 posti letto), con possibilità di risposta a bisogni differenziati e con un’assistenza continuativa (psichiatri, psicologi, educatori professionali, infermieri professionali, operatori socio sanitari) tale da accogliere e curare pazienti che presentano un’autonomia limitata o che per ragioni diverse non possono vivere all’interno della famiglia.

"E' con soddisfazione - ha commentato il direttore generale dell'Asl No Adriano Giacoletto - che celebriamo il traguardo dei dieci anni della Comunità Elio Zino, ed è doverso un ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di tale struttura, dalla sua edificazione fino al compimento del suo ruolo come luogo di cura istituzionale, quindi agli operatori, alle Fondazioni, alle associazioni di volontariato, in particolare l’Associazione Aiutapsiche onlus e Ispam e alla Città di Oleggio che ha permesso l’integrazione degli ospiti in un tessuto sociale, superando pregiudizi e barriere e abbattendo il muro dell’isolamento in cui spesso questi pazienti e i loro familiari sono relegati".

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