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Cronaca

Truffe online: 11 denunciati in un mese dalla polizia di Novara

Le vittime sono tutte novaresi, mentre gli indagati sono tutti residenti nel territorio nazionale, dal Piemonte fino alla Puglia, passando per Lombardia, Toscana, Lazio e Campania

Undici truffe online scoperte nell'ultimo mese dalla polizia di Novara, che ha denunciato altrettante persone.

Le vittime sono tutte novaresi e hanno tra i 20 e i 60 anni, mentre gli indagati sono tutti residenti nel territorio nazionale, dal Piemonte fino alla Puglia, passando per Lombardia, Toscana, Lazio e Campania.

Gli indagati, spiegano dalla Questura di Novara in una nota stampa, avrebbero usato sempre lo stesso metodo: ricevere il saldo o l’anticipo su carte prepagate o indirizzare le ignare vittime presso vari sportelli bancomat riuscendo a farsi ricaricare le carte di credito prepagate per poi far perdere le loro tracce.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia, i metodi usati dagli indagati sarebbero sostanzialmente due:

  1. dopo essere stati contattati in merito a prodotti messi in vendita su siti web, i truffatori avrebbero chiesto ai clienti un saldo o un anticipo da versare su carte prepagate, facendo poi perdere le proprie tracce;
  2. dopo aver contattato i venditori in merito a prodotti messi in vendita su siti web, gli indagati avrebbero poi chiesto agli ignari venditori di recarsi presso uno sportello bancomat da loro indicato, e dato istruzioni telefoniche facendo credere alle vittime che avrebbero ricevuto il pagamento dell’articolo messo in vendita ma invece era lo stesso venditore che ricaricava la carta prepagata.

I casi accertati riguardano la vendita di svariati beni: affitti per case vacanze, un orologio, alcune litografie per il quale una delle vittime aveva sostenuto la spesa di 1500 euro, un telefono cellulare e persino un acquisto di elettrodomestici da un sito internet creato ad hoc dal venditore che non risulta essere più presente nel web.

Sono inoltre emerse anche due truffe relative a vendite di polizze assicurative per auto online: in questo caso l’ignara vittima effettuava una ricerca nel web di una polizza assicurativa e veniva contattata da sedicenti agenti assicurativi che proponevano tariffe vantaggiose e una volta ottenuto il pagamento inviavano i certificati assicurativi che si rivelavano falsi.

La polizia raccomanda quindi ai cittadini "di porre attenzione negli acquisti online, di attuare tutte le dovute accortezze in modo da non cadere in truffe (ad esempio controllare su internet se il numero di telefono del sedicente acquirente o gli estremi dei conti correnti e delle carte di credito da ricaricare sono già state segnalate come possibili truffe)" e invita a "non recarsi presso gli sportelli bancomat per ricevere denaro, in quanto seguendo le istruzioni del sedicente acquirente si rischia di effettuare una ricarica invece di ricevere denaro".

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