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Cronaca Lumellogno

25 aprile Novara: la città dice addio a Maria Giovanna Giudice

E' scomparsa all'età di 110 anni la staffetta partigiana novarese, proprio nel giorno in cui si celebra la Liberazione italiana. Con lei se ne va anche una parte della memoria storica della città

E' scomparsa all'età di 110 anni Maria Giovanna Giudice, figura emblematica della Resistenza novarese.

La staffetta partigiana è morta ieri mattina, mercoledì 25 aprile, proprio nella giornata in cui si celebra la Liberazione. Con lei se ne va una parte importante della memoria storica della città di Novara.

Maria Giovanna, nell'ombra e nell'anonimato, ha infatti dato il suo contributo per liberare l'Italia dai nazifascisti, rischiando più volte la vita. I suoi compiti erano semplici, quelli tipici delle staffette, che tenevano i collegamenti tra i partigiani, riferivano messaggi e portavano materiale di stampa clandestina e cibo. Era una mondina, e spesso preparava da mangiare per i partigiani nascosti nei boschi attorno a Cavaglio, paese in cui abitava all'epoca. I fascisti ben presto si accorsero dell'attività di Maria Giovanna, e non riuscendo a intercettarla si vendicarono sul marito, a cui fecero bere l'olio di ricino.

Il 16 dicembre del 2008 Maria Giovanna Giudice ha ricevuto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano la medaglia di bronzo al merito civile per il suo servizio durante la guerra di Liberazione. I funerali saranno celebrati domani, venerdì 27 aprile, alle ore 10,30 presso la chiesa di Lumellogno, la frazione di Novara dove Maria Giovanna Giudice viveva a casa di una nipote.

 

 

 

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