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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Novara: altro che asili nido, ora ci sono le "Agri-tate"

Da un progetto sperimentale di Coldiretti, nasce una nuova iniziativa che prevede un servizio domiciliare per la prima infanzia presso le cascine e le realtà dei territori rurali della provincia

Sono in arrivo anche nella provincia di Novara le ormai famose "Agri-tate".

Quella che in apparenza può sembrare una strana iniziativa nasce da un progetto sperimentale lanciato a fine luglio scorso da Coldiretti, che prevede un servizio domiciliare per la prima infanzia nei territori rurali delle province. L'idea è quella di offrire nuove opportunità e un nuovo servizio alle famiglie.

Le "Agri-tate" potranno accogliere, con orario flessibile, bambini con età compresa fra i 3 mesi ed i 3 anni nelle proprie aziende agricole, in un ambiente a stretto contatto con la natura.

Per avviare l’attività, le candidate saranno tenute a frequentare un percorso della durata complessiva di 400 ore, divise fra teoria, stage ed una prova finale di abilitazione.

Il progetto Agritata darà nuove opportunità lavorative alle donne in agricoltura, stimolando inoltre l’occupazione in zone svantaggiate, fornendo così maggiori servizi laddove c’è più carenza e le famiglie si trovano in difficoltà.

"Le inziative legate al progetto Agritata - sottolineano i vertici di Coldiretti - potranno fare la differenza rispetto ai modelli tradizionali. Ciò grazie all'ambito agricolo e familiare in cui è inserito il servizio e l'approccio didattico-educativo, che sarà improntato sulla conoscenza dell'agricoltura, della stagionalità e dei prodotti del territorio rurale”.

Il progetto Agritata è stato approvato dalla Regione Piemonte dopo la discussione in sede di un apposito tavolo tecnico. L’impegno da parte dell'amministrazione del governatore Roberto Cota consisterà principalmente in un’attività di monitoraggio e valutazione quantitativa e qualitativa della sperimentazione, che coinvolgerà quelle aziende agricole che avranno fatto richiesta dell'apposito nulla-osta al proprio Comune per avviare l’attività.

Nella realizzazione del progetto, fondamentale è stato l’apporto di “Donne Impresa”, l’organizzazione delle imprenditrici agricole di Coldiretti che promuove lo sviluppo dell'imprenditoria femminile agricola.

 

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