Borgo Ticino, scoperto un allevamento di cani abusivo: denunciata una donna
Operazione dei carabinieri forestali, che hanno sequestrato una trentina di cani, in particolare di razza Bulldog francese
I carabinieri forestali hanno scoperto un allevamento di cani abusivo a Borgo Ticino. L'intervento dei militari, che hanno eseguito una perquidizione disposta dalla Procura di Novara, è stato partito a causa dei rumori molesti dei miasmi provenienti dall'abitazione di una famiglia.
Una volta entrati in casa, insieme ai veterinari dell'Asl di Novara, i carabinieri hanno trovato, in un locale del seminterrato, oltre 30 cani chiusi in piccoli recinti artigianali, in cui le lettiere altro non erano che fogli di giornale, impregnati di feci e urine. Nella casa sono stati inoltre trovati anche farmaci veterinari scaduti, vaccini e medicinali per stimolare la fertilità e la capacità riproduttiva.
La presunta responsabile dell'allevamento abusivo gestiva l'attività come un allevamento di cani di razza, ma senza le autorizzazioni sanitarie necessarie e partita Iva. Secondo quanto ricostruito dai militari, i cani venivano venduti ad un prezzo compreso tra i 1,500 e i 2mila euro l'uno; in totale è stato calcolato un volume d'affari stimato, sulla base degli animali venduti negli ultimi due anni, di circa 150mile euro.
Alla donna sono quindi stati contestati i reati di esercizio abusivo di attività di impresa, frode in commercio, maltrattamento di animali, detenzione incompatibile con la loro natura e gestione illecita di rifiuti. Tutti i cani trovati sono stati posti sotto sequestro: in parte sono stati affidati a strutture sanitarie e in parte lasciati alla custodia della donna, in quanto la giovane età dei cuccioli ne sconsigliava, temporaneamente, il trasloco in un altro luogo.