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Cronaca

"Chi sa, parli": la lettera delle sorelle del paziente morto al personale di sala operatoria

In uno scritto indirizzato al personale che ha assistito all'operazione, le sorelle di Antonio Fusaro, deceduto nel gennaio 2014, chiedono a tutti di spiegare cosa sia successo durante l'operazione a Novara. "Immaginiamo che anche loro abbiano genitori, fratelli e sorelle e quindi possano capire il nostro dolore atroce"

Annunziata e Patrizia Fusaro, sorelle di Antonio, deceduto nel gennaio 2014 a seguito delle complicazioni dopo un intervento ad una valvola cardiaca all'ospedale di Novara, fanno appello alla coscienza del personale che si trovava in sala operatoria quel giorno.

"Pur essendo in corso un procedimento penale - scrivono - teso ad accertare l'insuccesso le cause dell'insuccesso operatorio, avvertiamo l'esigenza di rivolgerci a tutto il personale che si trovava in sala operatoria e che sicuramente ha assistito a qualcsa di anomalo".

"Immaginiamo che anche loro abbiano genitori, fratelli e sorelle e quindi possano capire il nostro dolore atroce per la morte assurda a cui è andato incontro Antonio. La loro testimonianza è di fondamentale importanza perchè si possa accertare quanto effettivamente accaduto in sala operatoria, dove necessariamente qualcosa di anomalo deve essere successo, dato che, a fronte di un intervento durato nove ore, il referto sembra un tema astratto e non rispecchia i principi di veridicità, chiarezza e completezza". 

"L'azienda ospedaliera universitaria di Novara si è sempre rifiutata di fare chiarezza sulla tragedia, mentre nostra madre si è ammalata per l'atroce dolore" concludono le sorelle Fusaro. 

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