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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

E' un rifugiato politico l'uomo che vagava a piedi con un coltello sulla A4: arrestato dopo 24 ore di ricerche

L'uomo, cittadino afgano, è stato fermato all'alba di giovedì a Pernate: dopo la fuga si era rifugiato sotto ad un camper, nel cortile di un'abitazione

Quasi 24 ore di ricerche e oltre 60 uomini impegnati, tra poliziotti, carabinieri e vigili del fuoco. Si è conclusa all'alba di oggi, giovedì 17 ottobre, la vicenda dell'uomo armato di coltello che vagava a piedi in autostrada e che è poi fuggito nei campi adiacenti al casello di Novara Est dopo essere stato avvicinato dagli agenti della Stradale, prima, e dai carabinieri, dopo.

Si tratta di un 36enne afgano, titolare di un permesso di soggiorno come rifugiato politico, che gli è stato rilasciato circa due anni fa in Grecia. L'uomo è stato individuato a Pernate, nascosto sotto ad un camper nel cortile di un'abitazione, e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi. Attualmente l'uomo, che parla soltanto Farsi, si trova in Questura, dove sono ancora in corso gli approfondimenti per cercare di chiarire le motivazioni del suo comportamento.

L'allarme e le ricerche

L'allarme è scattato poco prima delle 8 di ieri, mercoledì 16 ottobre, quando alla centrale operativa della polizia sono giunte le segnalazioni di alcuni automobilisti, che riferivano di aver visto un uomo a piedi lungo la A4. Individuato poco dopo da una pattuglia della polizia stradale, l'uomo si è spaventato e ha tirato fuori un coltello con cui ha minacciato gli agenti, tirando loro anche delle pietre, per poi darsi alla fuga.

Il 36enne è stato quindi intercettato dai carabinieri nei pressi del casello di Novara Est: avvicinato da un militare dell'Arma, che ha tentato di bloccarlo, ha nuovamente estratto il coltello e iniziato una colluttazione con il carabiniere, che è riuscito a parare i colpi con il "tonfa", il manganello in uso ai militari dell'Arma. A questo punto l'uomo è nuovamente scappato, questa volta in direzione della vicina campagna coltivata a mais.

E' in questa zona, un'area di circa 3mila metri quadrati, che si sono poi concentrate, per tutto il giorno, le ricerche delle forze dell'ordine, che hanno impiegato anche alcuni droni, la termocamera dei vigili del fuoco e l'elicottero dei carabinieri, che si è alzato in volo da Volpiano, oltre all'utilizzo di una mietitrebbia di un privato cittadino, che ha collaborato con le forze dell'ordine, con cui si è tentato di portarlo allo scoperto.

Le ricerche sono proseguite così fino a sera. Alle 20 gli uomini in campo hanno però abbandonato le ricerche, lasciando solo alcune pattuglie a presidiare la zona, nella speranza che il 36enne uscisse dal suo nascondiglio.

E così è stato. Intorno alle 6 del mattino, infatti, una pattuglia della Squadra Volante della polizia lo ha rintracciato a Pernate, in strada per Oleggio, poco distante dal campo di grano in cui si era rifugiato. Gli agenti sono giunti sul posto grazie alla telefonata di una signora, che ha notato qualcosa, trovando il 36enne che dormiva nascosto sotto al camper parcheggiato nel cortile dell'abitazione della donna. Alla vista degli agenti, questa volta, non ha opposto alcuna resistenza ed è stato arrestato.

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