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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Biandrate

Sindacalista travolto e ucciso a Biandrate, arresti domiciliari per il camionista

Questa mattina l'interrogatoria di garanzia di Alessio Spaziano

Arresti domiciliari per il camionista che ha investito il sindacalista Adil Belakhdim durante una manifestazione davanti al centro distribuzione Lidl di Biandrate venerdì 18 giugno.

Alessio Spaziano è accusato di omicidio stradale, omissione di soccorso e resistenza a pubblico ufficiale. Questa mattina, lunedì 21 giugno, l'interrogatorio di garanzia, in cui il camionista ha risposto alle domande: il gip ha deciso per lui gli arresti domiciliari.

Spaziano, 25 anni, è residente in provincia di Caserta: venerdì era in coda con altri camionisti all'uscita del magazzino. I tir erano fermi, bloccati da un picchetto di lavoratori che manifestavano: secondo qualto ricostruito da carabinieri e polizia, spazientito dall'attesa, il camionista si è improvvisamente immesso contromano nella corsia di entrata nonostante i manifestanti fossero davanti al veicolo gridando e battendo con le mani sulla motrice, urlando al conducente di fermarsi.

Sindacalista travolto e ucciso da un camion a Biandrate, i manifestanti: "È omicidio premeditato"

L'investimento e la fuga

A questo punto sono intervenuti gli agenti della Digos, che hanno intimato l'alt immediato al camionista, che ignorando ogni avvertimento ha continuato la marcia, procedendo a scatti, per guadagnare l'uscita. Superati i cancelli ha effettuato una curva a destra per immettersi sulla carreggiata e nel corso della manovra Adil Belakhdim, che si trovava davanti al veicolo con altri manifestanti, è finito a terra ed è stato travolto dalle del mezzo, che senza fermarsi ha proseguito la marcia allontanandosi a forte velocità. 

Una volta raggiunta l'autostrada, al casello di Novara ovest Spaziano avrebbe telefonato ad un amico di famiglia, sovrintendente della polizia, e avrebbe detto "É successo un casino". L'amico gli ha detto di tornare indietro, di avvisare le forze dell'ordine. Spaziano avrebbe così chiamato i carabinieri, dicendo di avere il dubbio di aver investito qualcuno.

Continua la protesta alla Lidl

Intanto il presidio di lavoratori davanti ai cancelli del centro distribuzione Lidl continua, ma da questa mattina i camion potranno ricominciare ad entrare ed uscire. Chi vorrà riprendere a lavorare potrà farlo, ma sono in molti ad aver già annunciato che la protesta continuerà. Martedì 22 giugno alcuni rappresentati di SiCobas, tra cui Pape Ndiaye, il primo a raccontare l'accaduto e a parlare di omicidio premeditato, avranno un nuovo incontro con il prefetto. "Se non ci saranno risposte concrete da parte di Lidl lo sciopero riprenderà" ha spiegato. 

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