A Novara per Como-Livorno, finiscono in manette perchè pericolosi

Volevano raggiungere lo stadio di Novara per assistere alla partita Como-Livorno e, quasi sicuramente, creare disordini, ma sono stati fermati dagli agenti della Digos prima che potessero arrivare in città.

Protagonisti della vicenda sono sei tifosi francesi, supporter dell’Olympique Marsiglia, la cui tifoseria è gemellata con quella del Livorno. I sei sono stati fermati da una pattuglia della Digos nei pressi di un bar sulla via che dal casello autostradale di Vercelli Est porta allo stadio Piola e trovati in possesso di una maglia ultras del Livorno, un coltello con lama lunga circa 10 centimetri, uno sfollagente telescopico, un tubo di ferro lungo 51 centimetri e dal diametro di 3 centimetri, 7 petardi, un taglierino, e un’asta telescopica estensibile in metallo.

I sei tifosi sono quindi stati accompagnati presso gli uffici della Questura. Cinque di loro sono stati arrestati, mentre uno, un minorenne, se l'è cavata con una denuncia.

L'arresto è avvenuto nell'ambito di un'azione di controllo coordinata dalla Procura di Novara, messa in atto poichè la società Calcio Como 1907 deve giocare i primi incontri, del campionato di Serie B, presso lo stadio novarese, vista l'inagibilità del campo Sinigaglia di Como. La partita tra le due squadre era già all’attenzione dell’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive, in quanto connotata da profili di rischio dovuti a precedenti episodi violenti, oltre che per la contrapposizione ideologica delle due tifoserie e i rapporti che le stesse hanno con alcune tifoserie d’oltralpe.

Proprio per questo motivo, la Questura di Novara ha predisposto i servizi di ordine pubblico, intensificando l’attività informativa e potenziando i servizi di prevenzione nelle fasi precedenti l’inizio dell’incontro, con particolare attenzione a tutte le vie d’accesso al centro cittadino, in particolare sull’itinerario che dal casello di Vercelli Est avrebbe consentito ai supporters livornesi di raggiungere il Piola.

"L’arresto in flagranza di reato si è reso necessario - spiegano dalla Questura di Novara - anche in ragione della pericolosità dei soggetti, già noti ad altre Questure per condotte simili, che se lasciati in libertà avrebbero potuto concretizzare le loro progettualità criminose, ovvero azioni violente contro la tifoseria comasca, come peraltro già concordato con alcune frange della tifoseria livornese, con la quale si erano dati appuntamento come risulta dai contatti telefonici intercorsi".

L’attività investigativa ha infatti consentito di appurare che i cinque tifosi francesi avrebbero dovuto ricongiungersi proprio con alcuni supporters livornesi, pronti per scontrarsi con i tifosi comaschi.