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Cronaca

De Grandis e NoixNovara, gazebo per l'assegno familiare

Il movimento civico chiede l'assegno comunale per chi perde il lavoro

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Il movimento civico "NoiXNovara" è sicuramente tra i più attivi a livello locale, sopratutto in tema di proposte concrete a favore dei cittadini, tanto che si moltiplicano le iniziative sul territorio supportate da raccolte firme sottoscritte da tanti residenti che danno ancora più autorevolezza ai progetti messi in campo.

"Dopo il "baratto amministrativo" che ha già raccolto oltre 300 firme in pochi giorni, che saranno depositate a Palazzo Cabrino quanto prima -  spiegano i numerosi cittadini volontari e sostenitori di "NoiXNovara" - oggi abbiamo messo in campo un'altra proposta di grande impatto sociale: l' assegno civico comunale.
Ci muoviamo in questa direzione forti anche di progetti analoghi attuati in vari comuni virtuosi in tutta Italia, e in particolare dopo la recente approvazione in Regione Lombardia del cosiddetto "Reddito di Autonomia".

"L'assegno civico comunale che proponiamo sarà senz'altro una tutela per chi è già rimasto o rimarrà senza lavoro e senza sussidi - spiega Ivan De Grandis, leader di "NoiXNovara" - servono meno chiacchiere e iniziative shock per ridare fiducia e speranza ai cittadini. L'assegno civico comunale va proprio in questa direzione ed è una misura da attuare per garantire un reddito di autonomia ai residenti in difficoltà economiche.

I nostri working group costituiti da cittadini, tecnici e professionisti, sono al lavoro da settimane per mettere in campo idee innovative sulle tematiche più importanti e quello che ipotizziamo è la sperimentazione di un contributo di 300/400 euro mensili per un massimo di sei mesi da destinare ai disoccupati o per chi vive in condizione di povertà assoluta - continua Ivan De Grandis - questa sperimentazione naturalmente sarebbe solo un primo passo perché la nostra intenzione è che queste misure dovranno essere estese il più possibile alle famiglie che si trovano nella fascia di reddito più bassa".

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