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Cronaca

Attentato di Tunisi, un anno dopo il ricordo di Novara

Il 18 marzo 2015 ha perso la vita nell'attentato al museo del Bardo anche il novarese Francesco Caldara, insieme ad altri tre italiani. Ora sarà intitolata alla sua memoria l'area verde di via Nino Oxilia

É passato ormai un anno dal tragico giorno in cui ha perso la vita in novarese Francesco Caldara, 64 anni, mentre la sua compagna, Sonia Reddi, è rimasta gravemente ferita, durante l'assalto al museo del Bardo di Tunisi.

Caldara e la compagna si trovavano in vancanza su una nave da crociera ed erano sbarcati a Tunisi per visitare la città e il celebre museo. Durante l'attacco, tristemente famoso, i due sono stati raggiunti da alcuni proiettili. Trasportati in ospedale, Caldara non ce l'ha fatta.

Il comitato cittadini di Santa Rita, quartiere dove la coppia abitava, ha chiesto tempo fa che all'uomo, vittima del terrorismo, fosse intitolato lo spazio verde tra via Nino Oxilia e via Marconi. La cerimonia sarebbe dovuta avvenire oggi, il 18 marzo, anniversario dell'attenato, ma la famiglia ha chiesto di rimandare l'intitolazione a dopo Pasqua, per permettere ai tutti i congiunti di Caldara di essere presenti. 

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