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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Liberazione e Speranza: in 12 anni salvate 12mila donne dalla strada

L'associazione ha reso noto il bilancio dell'attività, che è cominciata nel lontano 2000. Liberazione e Speranza continua a svolgere nel territorio provinciale un'azione di straordinaria rilevanza sociale

Liberazione e Speranza fa il bilancio dell'attività svolta nel 2012, e dei risultati raggiunti negli ultimi 12 anni di impegno sociale.

Dal 2000, anno di fondazione dell'associazione, sono più di 12mila le donne vittime di tratta (di 25 diverse nazionalità) e oltre 400 quelle inserite nei programmi di protezione ed assistenza sociale.

Questi i numeri dell'attività svolta dalla Onlus, che si è riunita nel pomeriggio di venerdì 19 aprile per l’assemblea annuale dei soci e delle socie. Occasione non solo per approvare il bilancio consuntivo e documentare le modalità di utilizzo delle risorse finanziarie, ma soprattutto per interrogarsi sul lavoro fatto e sul lavoro da fare.

La relazione sull’attività riferita all’anno 2013, svolta dalle operatrici Elia Impaloni e Laura Gallio, sta a dimostrare che Liberazione e Ssperanza, costituitati in Onlus all’inizio dell’anno 2000 per attuare quanto stabilito dalle leggi a sostegno delle donne vittime di violenza e grave sfruttamento per motivi sessuali, continua a svolgere nel territorio provinciale un’azione di straordinaria rilevanza sociale sul fronte della tutela della dignità umana e dei diritti fondamentali delle persone.

Tra le novità caratterizzanti l’attività svolta nell’anno 2012: realizzazione di iniziative anche nei territori provinciali del Verbano-Cusio-Ossola e del Vercellese per sostenere le donne che si sottraggono ai condizionamenti delle organizzazioni criminali dedite allo sfruttamento della prostituzione; potenziamento delle misure di integrazione sociale delle vittime; collaborazione con le istituzioni e la società civile per prevenire e contrastare ogni forma di violazione della dignità della donna; rafforzamento di misure educative sociali culturali dirette ad aumentare il livello di consapevolezza e ad individuare la domanda come una delle cause profonde della tratta di esseri umani; consolidamento della "rete" di soggetti e/o enti operanti nel settore e valorizzazione delle competenze professionali dei volontari per il recupero fisico, psicologico e sociale delle vittime; collaborazione con l'Osservatorio provinciale sulle mafie dell’associazione Libera per monitorare il fenomeno della prostituzione "indoor"; gestione dei programmi ministeriali per gli stranieri richiedenti il rimpatrio assistito.

Tra le decisioni adottate dall’assemblea dei soci, la modifica dello Statuto: ridimensionamento dei poteri del Presidente e Legale Rappresentante e contestuale potenziamento dei ruoli attribuiti alle coordinatrici delle tre aree fondamentali che caratterizzano l’attività dell’associazione ("area presa in carico", "area progetti, ricerca e innovazione", "area logistico-amministrativa").

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