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Cronaca Sillavengo

Sgominata banda di rapinatori in trasferta nel novarese: blitz della polizia in un casolare a Sillavengo

Sette le persone arrestate, tutte originarie della provincia di Foggia. Uno dei banditi, tradito dallo squillo del telefono, che ha permesso agli agenti di bloccare la sua fuga

Da giorni erano nascosti in un casolare abbandonato tra le cascine di Sillavengo, dove stavano progettando colpi a camion e furgoni portavalori. In sette sono finiti in manette in un blitz notturno della polizia.

L'operazione è stata eseguita nella notte tra ieri, venerdì 12, e oggi, sabato 13 marzo: gli agenti della Squadra mobile di Novara, in collaborazione con i colleghi di Foggia e Bari, del Servizio centrale operativo di Roma e del Compartimento polizia stradale Puglia, hanno infatti fatto irruzione in un casolare in località Cascine Gianotti, a Sillavengo.

Una volta entrati, gli genti hanno identificato un gruppo composto da sette cittadini italiani, tutti originari del comune di Cerignola, che stavano trascorrendo la nottenel garage del casolare, dormendo sui sedili posteriori di alcune autovetture, di cui due sono risultate rubate solo il giorno prima sul territorio novarese. Alla vista dei poliziotti, tre dei sette hanno tentato di darsi alla fuga nascondendosi tra i cespugli della campagna limitrofa: due sono stati però subito individuati grazie ai visori notturni in dotazione alla Questura di Novara, mentre il terzo, abilmente nascostosi tra la vegetazione approfittando della fitta oscurità, è stato tradito dallo squillo del telefono cellulare, che ha permesso agli agenti di scovarlo e bloccarlo.

Video: le immagini del blitz della polizia

Nel corso delle attività di perquisizione, sono state rinvenute due pistole pronte a sparare e con matricola abrasa, due grossi dispositivi jammer a lungo raggio, tradizionalmente utilizzati negli assalti ai camion per inibire il segnale dei dispositivi Gps montati a bordo dei trasporti di valore, due grossi barattoli contenenti chiodi tricuspidi, anch’essi utilizzati nel corso degli assalti su strada per bloccare il passaggio delle auto delle forze dell’ordine, nonché una serie di apparati radio ricetrasmittenti sintonizzati sulle stesse frequenze.

Il blitz è la conclusione di un'attività di indagine della polizia novarese. Da giorni, infatti, gli investigatori della Squadra mobile di Novara avevano notato la presenza di alcune autovetture che transitavano ripetutamente lungo le strade abitualmente percorse dai camion provenienti da aziende di trasporto della zona, talvolta appostandosi in coincidenza di alcuni degli incroci attraversati dai mezzi. Insospettiti dall’atteggiamento dei veicoli e dei loro conducenti, i poliziotti hanno deciso di effettuare dei controlli più approfonditi, rilevando che due delle auto sospette erano utilizzate da due cittadini originari rispettivamente dei comuni di Cerignola e Bari, entrambi con numerosi precedenti in materia di armi e rapine a mano armata in danno di camion e furgoni portavalori. In particolare, i veicoli erano stati visti spesso transitare e sparire all’interno di un vicolo in località Cascine Gianotti a Sillavengo, nei pressi del casolare in cui si è poi scoperto si stavano nascondendo i 7 arrestati, che è poi risultato già confiscato dalla polizia, a seguito di una vasta operazione della Questura novarese che aveva colpito alcuni componenti della famiglia Di Giovanni. Questa informazione è stata subito condivisa con le Squadre mobili di Bari e Foggia e con il Compartimento polizia stradale Puglia, da anni impegnati nel contrasto al fenomeno degli assalti armati ai camion in transito sulle strade nazionali.

I sette rapinatori sono stati quindi tratti in arresto per detenzione di armi clandestine da sparo, ed indagati per installazione di apparecchiature atte ad impedire comunicazioni telegrafiche o telefoniche e ricettazione delle auto rubate.

Le indagini della polizia stanno ora proseguendo, per individuare l’obiettivo della tentata rapina che la banda stava preparando. Le due auto rubate, una volta accertatane la provenienza, saranno restituite ai legittimi proprietari.

 

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