Omicidio suicidio a Santa Croce: all'origine del gesto forse i problemi di salute della moglie

Proseguono le indagini dei carabinieri sull'omicidio suicidio che si è consumato nella notte tra domenica e lunedì a Borgomanero, tra le mura domestiche di una villa in frazione Santa Croce. Una tragedia che ha scosso tutta la comunità.

Pietro Mora, 84 anni, ha ucciso a coltellate la consorte Margherita Cerutti, 82, per poi togliersi la vita lui con la stessa arma del delitto. L’allarme è stato dato nella mattinata di lunedì dalla sorella della vittima, la signora Gabriella che vive al piano superiore della villa di via Mora e Gibin 62. Sul posto sono intervenuti un’ambulanza e i carabinieri di Borgomanero, i quali hanno poi chiamato in supporto la sezione scientifica.

All'origine del tragico gesto potrebbero esserci i problemi di salute della donna. Per i vicini di casa, impressionati nell’apprendere il fatto e nel veder un grande via vai di forze dell’ordine, i coniugi Mora erano persone tranquille, senza problemi economici. Margherita, però, usciva poco per problemi alle gambe, per un periodo era rimasta anche in carrozzina, così il premuroso marito andava a fare la spesa e si prendeva sempre più cura di lei. Questo da una parte ha reso ancora più inspiegabile l’efferato gesto, mentre dall’altra alcune voci, come quella del parroco della frazione di Santa Croce, hanno riferito che Pietro era sempre più stanco dello stato di depressione in cui versava la propria consorte.

Nel primo pomeriggio di ieri i corpi sono stati portati all’obitorio di Borgomanero, invece la scientifica ha continuato l’analisi della scena del crimine.

I coniugi Mora lasciano l’unico figlio Fulvio, che vive a Veruno con la moglie e una figlia. Non è ancora stata resa nota la data dei funerali.