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Cronaca Borgomanero

Borgomanero: da gennaio a giugno, scoperti 29 falsi poveri

I dati sono stati comunicati dalla Compagnia Guardia di Finanza di Borgomanero. In tutti i casi, la truffa veniva messa in piedi per ricevere agevolazioni e contributi dallo Stato

Una vera e propria moltitudine di "falsi poveri" è stata scoperta dai finanzieri della Compagnia Guardia di Finanza di Borgomanero, nel primo semestre del 2013.

Ventinove i casi in cui i controlli delle Fiamme Gialle, eseguiti nel settore della spesa pubblica, hanno portato alla scoperta di irregolarità. I finanzieri sono riusciti a scoprire i falsi poveri, incrociando i dati contenuti nelle richieste di pubblica assistenza, presentate da privati cittadini, con i dati reddituali e patrimoniali che facevano capo agli stessi. E così, sono finiti nei guai 29 cittadini novaresi, residenti nei comuni di Borgomanero, Gattico, Comignago, Briga Novarese, Gozzano, Cressa, Invorio, Cureggio, Veruno e Varallo Pombia.

I soggetti in questione avrebbero posto in essere comportamenti tali da percepire indebitamente somme di denaro e benefici che non gli sarebbero spettati, a danno di chi è veramente bisognoso di un aiuto dallo Stato.

I benefici indebitamente ottenuti dai soggetti controllati, ricoprono i più disparati settori di aiuti alle famiglie: dalle agevolazioni tariffarie per l’iscrizione agli asili d’infanzia, per lo scuolabus, le mense scolastiche, ai fondi regionali per la frequentazione di scuole private, fino alle prestazioni sanitarie assistenziali.

I soggetti controllati, al fine di ottenere indebite agevolazioni, presentavano ai vari enti erogatori, modelli Isee contenenti dati non veritieri, omettendo in alcuni casi, di riportare cospicui patrimoni mobiliari ed immobiliari, oltre ad omettere parte dei redditi del proprio nucleo familiare. Altra casistica consisteva nella sottoscrizione di apposite autocertificazioni compilate al fine di risultare esenti dal pagamento di determinate prestazioni sanitarie, asserendo all’interno delle stesse, di aver percepito, nell’annualità precedente, redditi di gran lunga inferiori a quelli realmente percepiti i quali risultavano essere ben oltre ai limiti stabiliti dalla normativa regionale vigente.

Tutti i protagonisti sono stati debitamente segnalati alle Autorità competenti per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, facendo perdere a questi i diritti ottenuti in maniera "truffaldina" ed imponendo loro la restituzione di quanto indebitamente percepito.

"Stiamo scovando un vero e proprio esercito di furbetti - ha commentato il colonnello Angelo  Russo, comandante provinciale della Guardia di Finanza - che usufruisce di servizi sociali ed assistenziali che dovrebbero essere elargiti alle famiglie più bisognose e che versano in condizioni economiche precarie. Una fotografia questa, a dir poco allarmante, che mette in luce come di questi tempi, si ricorra anche a tali trucchi per far quadrare i bilanci familiari. I fondi pubblici siano impiegati effettivamente per il rilancio dell’economia. La Guardia di Finanza vigila incessantemente sul corretto impiego di tali fondi pubblici".

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