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Cronaca Romagnano Sesia

Per gli sportivi Cristian e Mattia un cammino lungo 230 km

In soli 5 giorni Mattia Ugiero di Ghemme e Cristian Sacchettini di Borgomanero hanno camminato sulla via Francigena per 12 ore al giorno attraversando sentieri impervi dal lago Maggiore alla Serra e Viverone

Un’avventura, un viaggio, un’esperienza di vita che ti arricchisce.

Tutto questo e molto altro ancora è stato il cammino di San Carlo Borromeo intrapreso dai personal trainer e amici Mattia e Cristian che in 5 giorni hanno percorso 230 Km tra sentieri e boschi quasi incontaminati.

Il percorso scelto dai due super sportivi sempre in cerca di nuove ed affascinanti sfide racchiude i sentieri che partono dal colosso di San Carlo ad Arona e arrivano a Viverone agganciandosi alla grande traversata del biellese e alla grande traversata delle Alpi, fino ad intersecare la famosa via Francigena.

La spedizione del ghemmese Mattia Ugiero e del borgomanerese Cristian Sacchettini è partita domenica 26 maggio. Durante il cammino ci sono stati momenti di sconforto, ma anche di divertimento e poi non sono mancati incontri speciali con caprioli, poiane, salamandre e vipere, senza tralasciare bellissime mucche, capre e pecore libere in idilliaci alpeggi.

Dal colosso di San Carlo  - ci spiegano i due avventurieri – a piedi ci siamo diretti verso l’Alto Vergante del lago Maggiore in direzione del convento del monte Mesma e della torre del Buccione sul lago d’Orta. Ad Orta San Giulio abbiamo preso il battello e siamo sbarcati a Pella, da lì, tramite sentieri impervi e ripidi, abbiamo scalato la Colma per poi scendere a Varallo Sesia. Da Varallo abbiamo seguito in direzione Quarona, Agnona e scollinando siamo arrivati a Coggiola, passando da Guardabosone, Portula e Postua. Da lì – proseguono con ancora grande entusiasmo - ci siamo recati a Trivero fino al santuario della Brughiera. La via ci ha poi condotti attraverso l’alto biellese al santuario di San Giovanni D’Andorno, al santuario d’Oropa che è patrimonio dell’UNESCO per arrivare a Sordevolo. La successiva è stata la tappa più lunga e difficoltosa: quasi 50 km di faticoso percorso ci ha accompagnati a Chiaverano attraversando la Serra, toccando addirittura la provincia di Torino. L’ultima fatica ci ha invece fatto intersecare la via Francigena ed arrivare finalmente a Viverone dove il cammino di San Carlo è  terminato. 

IL CAMMINO DI MATTIA E CRISTIAN

Questa è una delle tante avventure che mi caratterizzano in questi anni – aggiunge Cristian Sacchettini - le mie passioni sono le corse in montagna e la mia bicicletta da corsa, compagna affidabile di mille avventure e di migliaia di km. Tanto per dirne una, l’anno scorso insieme ad un altro mio compagno di viaggio Angelo (75 anni) abbiamo fatto in bicicletta 1.500 km in pellegrinaggio fino a San Giovanni Rotondo da Padre Pio passando da Roma, Napoli, Foggia. Invece l’avventura che mi ha segnato di più – prosegue il 36enne personal trainer – è stata il Cammino di Santiago de Compostela, 2.600 km in bicicletta partendo da Romagnano Sesia, passando anche da Lourdes, dopo aver affrontato il passo del Tourmalet sempre insieme all’amico Angelo – e conclude dicendo - vorrei ringraziare in ultimo, ma non per importanza, la mia famiglia, Stefania e Florence, per la pazienza e l’incoraggiamento a partire ogni volta.

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