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Cronaca Centro / Baluardo Alfonso Lamarmora, 10

Carabinieri, si è chiuso un anno di controlli sul territorio novarese

Il 2012 è stato un anno sicuramente positivo per quanto riguarda l'attività del nucleo operativo Carabinieri della Compagnia di Novara. Un'attività che ha puntato al contrasto dei reati, alla repressione degli stupefacenti e alla sicurezza

Un anno ricco di soddisfazioni e obiettivi raggiunti per il nucleo operativo provinciale Carabinieri di Novara.

"Si è chiuso - ha dichiarato il colonnello Giovanni Spirito ai giornalisti presenti nel corso di una conferenza stampa, nella mattinata di mercoledì 2 gennaio, durante la  quale ha illustrato l'attività del 2012 - un anno di inchieste il cui esito positivo non ha portato che lustro all'attività del nostro comando. L'attività preventiva e di contrasto alla criminalità è stata condotta unitamente con la collaborazione dei comandi provinciali sparsi sul territorio e talvolta a supporto dell'attività del comando operativo dei carabinieri della vicina città di Milano".

Nel corso dell'anno sono stati diversi gli interventi per i quali i militari dell'arma hanno prestato il loro pronto intervento: "nell'ambito dei reati al patrimonio - spiega il colonnello - sono state 6 le persone arrestate, residenti tra Milano e Pavia, con l'accusa di aver preso parte a 12 rapine, delle quali tre ai danni del territorio piemontese, nella zona tra Novara, Vercelli e Alessandria. Nell'ambito dei reati alla persona poi,  nel marzo 2012 è stato finalmente arrestato un pregiudicato torinese con precedenti penali, autore di 3 rapine di cui 1 con violenza sessuale, tutte a carico di donne e tutte commesse nel territorio novarese. Importante risultato raggiunto - continua il comandante Spirito - anche nell'azione di contrasto dei reati al patrimonio: nello scorso marzo abbiamo arrestato 5 persone, 4 italiani e un albanese, con l'accusa di estorsione ai danni di imprenditori e commercianti novaresi. Altre 2 persone, residenti a Varese, sono state poi arrestate con l'accusa di essere autori di 12 rapine, a volto coperto, ai danni di agenzie assicurative e 2 esercizi commerciali del territorio di Novara e Varese. Un altro traguardo raggiunto anche quest'anno - dichiara il colonnello - è stato quello a contrasto della la repressione degli stupefacenti: il 1 ottobre del 2012 è stato infatti arrestato un pregiudicato marocchino, residente nel novarese e operante nel novarese, risultato dedito all'attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Diverse le operazioni di contrasto ai reati patrimoniali, rapine e attentati, le cui bande sono state sgominate dagli uomini del comando carabinieri di Novara: incendio ai danni dell'Hilton Vestimenta di Romagnano  Sesia che ha fatto sì venissero arrestati 2 pregiudicati con l'accusa di essere gli esecutori dell'attentato. Arrestati poi, in novembre, 3 pregiudicati, tra i quali una donna e il fratello di questa, autori di una rapina ai danni di un supermercato novarese durante la quale rimasero feriti anche due agenti. E infine, il comando carabinieri di Novara ha messo la parola "fine" all'operazione "Danko", operazione conclusa in appoggio al comando di Milano che ha sgominato una banda di rapinatori di ville, operanti nei territori che si estendono da Cuneo a Milano, passando per Novara. L'operazione ha tratto in arresto 28 persone, prevalentemente originarie dell'est Europa,  ha fatto si si recuperassero 130 mila euro in contanti, venissero sequestrati beni per un valore di 1 milione e 255mila euro nella prima fase dell'indagine da gennaio ad agosto 2012. In una seconda fase dell'operazione - continua il Colonnello - sono state tratte in arresto altre 16 persone, sempre originarie dell'est europa, recuperati 82 mila euro in contanti e sequestrati beni e gioielli per un valore di 1 milione e 300mila euro.

"Un' attività intensa e di contrasto che ha portato ad importanti risultati. Oltre a questa attività - ci tiene a sottolineare il colonnello - i miei uomini sono impegnati quotidianamente in attività territoriale di controllo della sicurezza stradale, di prevenzione e di contrasto ai reati in genere. Per questo motivo tengo a precisare che è importante che nelle coscienze dei cittadini si crei una presa di cognizione delle situazioni per i quali richiedono il nostro intervento. Molto spesso - precisa il colonnello - le pattuglie vengono chiamate a sedare liti, intervenire per i rilievi in un incidente, azioni importanti che richiedono tempo ma che potrebbero risolversi anche con il solo buon senso tra le parti. Se la popolazione imparasse a valutare la situazione e a richiedere l'intervento degli uomini delle forze dell'ordine nel momento di vera necessità, il comando potrebbe rivolgere l'attenzione nell'attività di contrasto alla criminalità e alla sicurezza del cittadino, attività davvero importanti per la tranquilla quotidianità di ognuno di noi".

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