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Cronaca

Asili nido pubblici: il 2 dicembre la Cgil scende in piazza per salvarli

Il sindacato sarà presente a Oleggio e Trecate con una raccolta firme con cui chiedere al Governo di attuare una politica nazionale sui servizi pubblici all'infanzia. La petizione approderà poi anche in tutti i nidi della provincia

La Cgil Novara scende in piazza per salvare gli asili nido pubblici.

L'iniziativa è stata indetta a livello nazionale dal gruppo Nidi Infanzia, che promuove iniziative in tutte le piazze in occasione del 41° anniversario della legge 1044/71, che istituì gli asili nido pubblici in Italia.

Domenica 2 dicembre la Cgil e la Fp Cgil di Novara saranno presenti a Oleggio e Trecate, dalle ore 10 alle 12, con una raccolta firme con cui chiedere al Governo: di attuare una politica nazionale sui servizi pubblici all’infanzia tramite la costituzione di un piano di finanziamento nazionale dedicato alla promozione e sviluppo dei servizi destinati alla fascia 0/6 anni, per conseguire quegli standard di qualità a cui l’Europa punta (33% di offerta di asili nido e generalizzazione della scuola di infanzia) nel rispetto dei diritti costituzionali; di autorizzare la sostituzione del personale necessario; di modificate le politiche restrittive che penalizzano i servizi educativi garantendone la funzionalità.

La stessa raccolta firme approderà poi in tutti gli asili nido della provincia di Novara, attraverso cartoline che saranno poi spedite al presidente del Consiglio Mario Monti.

Sarà quindi trasmessa una lettera a firma congiunta dei segretari generali della Cgil e della Funzione Pubblica di Novara a tutti i sindaci della provincia di Novara nel cui territorio sono presenti nidi pubblici, nella quale si chiederà un sostegno politico a tutela degli stessi con la conseguente adozione di atti concreti che vadano in tal senso.

"Il patto di stabilità - spiegano dal sindacato in una nota stampa - impedisce agli Enti locali di assumere personale educativo ed insegnante per sostituire il turn over dei pensionamenti e i vuoti d’organico; i forti ridimensionamenti ai trasferimenti pubblici da Stato a Enti locali mettono in difficoltà la tenuta dei nidi pubblici. Il mancato stanziamento di fondi pari a 12 milioni di euro per l’avvio delle sezioni primavera in tutta Italia ha comportato la conseguente non apertura delle sezioni da parte di molti istituti statali e paritari. Nel nostro territorio sono evidenti le conseguenze di queste scelte che modificano negativamente l’attuale modello di nidi pubblici. Anche la amministrazioni più attente, nel contesto attuale, tendono a considerare questi servizi non prioritari ma un costo da contenere. La Cgil di Novara e la Funzione Pubblica di Novara ritengono invece che la legge 1044/71 debba essere posta al centro dell’attenzione non solo nazionale ma anche locale e sostenuta con un maggiore investimento economico per potenziare e migliorare la rete di nidi pubblici del nostro paese e della nostra provincia".

La Cgil e la Fp Cgil Novara fanno un quadro generico delle situazioni più allarmanti della provincia:

- Comune di Oleggio e Bellinzago: non copertura turn over educatrici, incompleta copertura dei posti disponibili;
- Comune di Novara: incompleta copertura dei posti disponibili e contrazione dei posti convenzionati;
- Comune di Trecate: incertezza sul futuro a gestione diretta; l’amministrazione sta vagliando la possibilità di una concessione a privati del nido  comunale;
- nella provincia sono aumentati i nidi a gestione mista che hanno tolto risorse dalla gestione pubblica a favore dei privati;
- diversificazione dei diritti e delle retribuzioni di operatrici che stanno svolgendo lo stesso lavoro nello stesso luogo.


 

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