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Cronaca

Asili nido, proseguono le polemiche sulle chiusure

Botta e risposta tra il Pd e la maggioranza. I democratici sostengono che la Lega stia puntando ad una privatizzazione del servizio

Continuano senza sosta le polemiche sugli asili nido novaresi. Nelle scorse settimane c'erano state proteste e mobilitazioni per la notizia della chiusura di due strutture comunali, il Balconi e l'Arcobaleno. Il sindaco aveva assicurato che non si trattava di chiusure ma solo di riorganizzazioni e ristrutturazioni: la spiegazione non aveva convinto i sindacati, mentre una parte dell'opposizione chiedeva a gran voce una commissione consiliare sull'argomento. 

"Siamo usciti dalla commissione, purtroppo, con ancora maggiori preoccupazioni - scrive il Pd novarese - Perché basta leggere quanto è stato prodotto dalla giunta per capire che laddove si parla di razionalizzazione e di interventi di ristrutturazione, in realtà si va a tutta velocità verso un sostanziale taglio che punta in prospettiva alla privatizzazione del servizio".

"Il micronido Coriandolo chiuderà - proseguono - Non lo dice il gruppo del Pd, ma lo scrive nero su bianco l’assessore Bongo nella relazione. I bambini saranno trasferiti all'Arcobaleno. Il nido Balconi invece sarà chiuso 'temporaneamente': è la tesi sostenuta dalla giunta anche in consiglio comunale. Ma non regge. Basta guardare le schede tecniche per capire che i lavori necessari alla struttura sono 'interventi di modesta entità'. Per intanto le iscrizioni all’Asilo Balconi vengono accettate solo con riserva. E questa incertezza determinerà un calo dell’utenza. Cosi sarà facile dire che siccome non c’è utenza l’asilo non riapre". "Per quanto riguarda la chiusura dell'asilo Negroni, invece, è solo rinviata. L’immagine della giunta Canelli schierata ad imperitura difesa di una eccellenza educativa è in realtà molto più sbiadita: cavando dal cilindro un contributo economico straordinario il sindaco ha convinto il Cda dell’Opera Pia a rinviare di un anno la chiusura.  E poi? Il Nido Negroni ha un destino di uscita dal sistema integrato pubblico e di sostanziale totale privatizzazione. Insomma rette che passano da 200 euro di media a 500 euro per tutti". "La campagna elettorale è finita - concludono i consiglieri -  Avete vinto e dovete governare, qualora ne siate capaci".

"Noi stiamo lavorando sodo per tendere una mano alle famiglie novaresi, messe in ginocchio proprio dalle politiche del Pd sia su scala nazionale che locale - risponde compatta la maggioranza - Per questo, dopo aver immediatamente abbassato le tariffe degli asili nido del 30% già nelle prime settimane di lavoro, ora ci stiamo dedicando a un piano di ristrutturazione degli asili nido cittadini senza precedenti: per noi è prioritaria la sicurezza e il decoro delle strutture che ospitano i nostri bambini. Non solo: per l’abbattimento delle liste d’attesa interverremo, con l’assunzione di tre nuovi educatori e con lo studio di un sistema per dare priorità, nell’assegnazione dei posti, ai residenti a Novara: solo qualora rimarrà ulteriore disponibilità, si darà spazio a chi arriva dai comuni limitrofi".

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