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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Questure a rischio chiusura, e il Sap di Novara non ci sta

A rischio ci sarebbe quella di Verbania che, se chiusa, verrebbe accorpata alla Questura di Novara. Frisia: "La politica deve avere il coraggio di affrontare in maniera organica il problema della sicurezza"

"Il Governo vuole chiudere 23 Questure, e intanto la polizia è in seria difficoltà": il Sap di Novara lancia l'allarme e si schiera contro la decisione del Governo che potrebbe stravolgere, nuovamente, la realtà degli uffici di polizia del Piemonte. 

"Siamo di fronte all'ennesimo, superficiale, tentativo della politica di mettere mano all'apparato della sicurezza", ha commentato il segretario provinciale Michele Frisia.

A chiudere potrebbero essere le Questure di Biella, Asti e Verbania. E quest’ultima verrebbe di nuovo accorpata alla Questura di Novara.

Il Sindacato autonomo di polizia, però, non ci sta: "non ci stiamo a una politica della sicurezza fatta con le percentuali e i righelli. Se è vero che l'attuale situazione richiede tagli e risparmi, ci chiediamo perché i nostri seri progetti di unificazione delle forze di polizia, un enorme macchinario che spende un miliardo all'anno di sprechi e duplicazioni, sia lettera morta. Ci chiediamo perché il Dipartimento di pubblica sicurezza e quello dei vigili del fuoco siano ancora separati, benché all’interno dello stesso Ministero, con tutte le conseguenti spese. Ci chiediamo perché se le strutture della polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri e della guardia di finanza contano quasi 250mila persone, con moltissime sovrapposizioni operative e logistiche, il Governo ha deciso di smantellare il Corpo Forestale dello Stato che conta solamente 7mila persone di organico su tutto il territorio nazionale".

"E ora di nuovo - ha aggiunto Frisia - si decide di eliminare quasi il 20% delle Questure solo per far tornare qualche numero e qualche statistica, senza chiedersi l'efficacia di un'operazione del genere, l'impatto sul territorio e la sua sicurezza, nonché il reale risparmio che comporterebbe. Il Sap continua a sostenere che è arrivato l'inderogabile momento in cui la politica deve avere il coraggio di affrontare in maniera organica il problema della sicurezza. Vogliamo parlare, ad esempio, dell'equipaggiamento delle forze di polizia? Gli agenti del 2015, in maniera del tutto analoga alle Guardie del 1907, sono dotate solo di pistola, sfollagente in gomma e manette".

"Nel frattempo - denuncia il Sap - le polizie moderne (e a volte addirittura le polizia locali italiane, come è successo a Novara, anche se solamente a seguito dell'ennesimo fatto grave) si stanno dotando da decenni di strumenti più idonei. Spray al peperoncino, fasce in velcro per impedire agli individui esagitati di scalciare e ferire gli operatori, bastoni rigidi per le leve articolari, e il Taser che tramite scariche elettriche superficiali inibisce i movimenti muscolari delle persone da immobilizzare. E mancano tra l’altro anche regole d’ingaggio chiare, che tutelino sia il cittadino che l’operatore di polizia, il cui operato è oggi guidato e sorretto solamente da vuote formule giuridiche che lo relegano, in caso di un contenzioso, inspiegabilmente sempre e comunque dalla parte del torto. In vista di questo nuovo progetto di 'cieca' rivisitazione degli uffici di polizia sul territorio, chiediamo ai rappresentanti della politica di interessarsi attivamente, affinché non siano sempre i cittadini a pagare le spese di scelte troppo spesso prive della necessaria lungimiranza".

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