Cinghiali radioattivi: a Novara la commissione tecnica di quadrante
Avrà luogo nella città gaudenziana, infatti, il tavolo tecnico in cui sarà deciso come smaltire gli esemplari abbattuti in Valsesia trovati postivi al Cesio 137. Intanto, dall'Asl di Novara arriva un monito ad evitare eccessivi allarmismi
Cinghiali radioattivi in Valsesia: ora la questione è come smaltirli.
A deciderlo sarà una commissione tecnica di esperti di quadrante (coinvolte le quattro province di Novara, Vercelli, Biella e Verbania). Commissione che avrà sede a Novara, e che si riunirà per la prima volta verosimilmente la prossima settimana. Il tavolo tecnico - di cui fanno parte il direttore del dipartimento Prevenzione dell'Asl di Novara Biagio Calò, un medico del lavoro (specializzato in radioprotezione) e un vigile del fuoco - dovrà infatti pronunciarsi sulle modalità di smaltimento degli esemplari abbattuti in Valsesia trovati postivi al Cesio 137.
La vicenda è balzata agli onori della cronaca qualche settimana fa. Cesio 137, ben oltre la soglia prevista dai regolamenti in caso di incidente nucleare, era infatti stato rilevato in alcuni cinghiali abbattuti in provincia di Vercelli. Gli esemplari, cacciati nel comprensorio tra il 2012 e il 2013, erano stati prelevati per un'indagine su malattie parassitarie, a far scattare l'allarme sarebbe stato il test di screening per la ricerca del Cesio 137 previsto da una Raccomandazione della Commissione Europea. Secondo l'Arpa, la concentrazione di Cesio 137 rinvenuta in alcuni esemplari di cinghiali della Valsesia sarebbe da attribuire all'incidente nucleare del 1986 a Cernobyl.
Intanto, il piano di abbattimento dei cinghiali può rimprendere in Valsesia, gli esemplari cacciati saranno ovviamente analizzati secondo il protocollo tecnico; mentre dall'Asl di Novara arriva un monito ad evitare eccessivi allarmismi.
