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Cronaca

M5S: "Si dimettano i consiglieri coinvolti nel caso Giordano"

"Il Comune dovrebbe costituirsi parte civile" dicono i pentastellati

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

E’ notizia del14 ottobre 2015 che l’ex sindaco di Novara ed ex assessore allo Sviluppo Economico alla regione Piemonte Massimo Giordano è stato rinviato a giudizio nell’ambito della maxi inchiesta della Procura di Novara legata al Bar Coccia, a Casa Bossi e al quotidiano «Nord Ovest». 

La decisione presa dal Gup Elena Ceriotti a seguito dei due rami diversi di indagine che ripercorrono entrambi gli incarichi politici rivestiti da Giordano, quello di sindaco e quello di ex assessore regionale, coinvolge una ventina di indagati.

Tra questi troviamo tre consiglieri attualmente in carica presso il Comune di Novara, Jerry Murante (Forza Italia), Riccardo Lanzo (Lega Nord) e Isabella Arnoldi (ex PDL, recentemente passata al nuovo gruppo “Io, Novara - Movimento civico”) e due dirigenti anch’essi in pieno svolgimento del loro mandato, la dirigente del Servizio Anagrafe (ex dirigente al Patrimonio Immobiliare) Almanda Tritto, e l’ex comandante dei Vigili Urbani nonché ex dirigente al Servizio e Commercio Paolo Cortese, ora dirigente alla Cultura e Sport.

Insieme all’ex sindaco Giordano andranno quindi a processo con vari capi di imputazione che vanno dalla corruzione, alla concussione, all’abuso d’ufficio circa diciotto persone in totale fra cui, come già citato, politici, dirigenti e imprenditori locali, anche di mezzi d’informazione. 

Alla luce di questi rinvii a giudizio abbiamo il chiaro esempio di come oramai troppo spesso si instauri e si perpetui un sistema di potere e di controllo più che rodato. Tutti i possibili soggetti controllanti, secondo l’accusa, sarebbero stati cooptati in modo che la macchina girasse come un ingranaggio ben oliato. Il controllo amministrativo e quello mediatico sarebbero quindi parte integrante del meccanismo e lo avrebbero agevolato.

Uno spaccato insomma che, se si guarda alle notizie che ogni giorno ormai intasano i mezzi di informazione a livello nazionale, non sarebbe altro che un piccolo riflesso dell’abitudine tutta italiana di una politica malsana, vittima e carnefice di un sistema che la rende invincibile, intoccabile. Fino a quando però la giustizia non bussa alla porta. 

Il Movimento 5 stelle sta portando avanti sotto gli occhi di una sempre più consapevole cittadinanza una missione di trasparenza e di legalità. Una missione che parte dai gruppi locali passando dai consigli comunali, a quelli regionali per poi arrivare fino al Parlamento. 

La nostra missione è “ripulire” il sistema da quella politica marcia, corrotta e corruttrice che ha letteralmente invaso la nostra società ad ogni livello. Non ci pare poi fuori luogo richiamare in questa scellerata circostanza tre articoli della Costituzione Italiana: queste disposizioni inserite nella nostra Carta prevedono che le funzioni pubbliche siano esercitate con disciplina e onore (art. 54), i pubblici dipendenti siano al servizio esclusivo della Nazione (art. 98) e che i pubblici uffici siano organizzati secondo i criteri dell’imparzialità e venga assicurato il buon andamento dell’attività amministrativa (art. 97). 

Alla luce di tutto questo quindi, il Movimento Cinque Stelle Novara, pur non nutrendo molte speranze in merito, auspica che, in rispetto del ruolo di cittadini eletti in un’importante istituzione quale è un consiglio comunale, i tre consiglieri attualmente in carica, Murante, Lanzo e Arnoldi, rassegnino, visti i capi di accusa ipotizzati, le loro volontarie e a nostro modo di vedere dovute dimissioni.

Chiederemo inoltre alla giunta comunale di conoscere quali azioni la stessa amministrazione abbia intenzione di mettere in campo nei confronti dei dirigenti Tritto e Cortese, i quali rivestono a tutt’oggi ruoli apicali in seno ad essa. 

Ci domandiamo infine: il comune di Novara, guidato dal sindaco Ballaré, avrà il coraggio di costituirsi parte civile al processo ormai prossimo?

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