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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, la proposta di Novara Green per la "Fase 2": “No alle auto in alcune vie”

Un modo per incentivare l'uscita in bicicletta delle persone

Vietare la circolazione alle auto in alcune vie della città. E’ questa la proposta di Novara Green, proposta che la stessa associazione definisce “shock”, ma utile per poter in qualche modo ripartire e consentire la sicurezza delle persone.

“Dal 4 maggio ci troveremo, fortunatamente, a una graduale riapertura della città, la quale non può farsi trovare impreparata alla richiesta di spostamento dei cittadini che aumenterà. Serve da subito incentivare l'uso cittadino della bicicletta e favorire gli spostamenti a piedi, altrimenti in breve tempo ci troveremo sommersi dal traffico. Per un periodo di tempo non definito il trasporto pubblico vedrà una netta riduzione della capacità di poter accogliere persone sui mezzi, pertanto possiamo aspettarci un aumento delle persone che saranno obbligate a spostarsi diversamente. E' necessario mettere in sicurezza questi cittadini e incentivare a scegliere la bici come mezzo per gli spostamenti urbani anche per chi, prima dell'emergenza, era abituato ad usare l'auto”.

La proposta

L’associazione avrebbe indicato circa 15/20 strade cittadine secondarie che con un sistema radiale centro/periferia colleghino tutti i quartieri tra loro, strade cui rimane consentita la circolazione ai soli residenti con il limite di 30 km/h.

“Serve altresì dare continuità e collegamento tra le piste ciclabili attualmente esistenti, - continuano dall’associazione - e questi nuovi percorsi in modo da creare una rete capillare e non discontinua. Molte città si stanno muovendo in queste ore in direzioni simili, attraverso interventi che hanno costi davvero limitati perché in una prima fase prevedono solo la realizzazione di segnaletica orizzontale e transennature. Così facendo le arterie cittadine rimarrebbero dedicate alle auto mentre le strade secondarie, molto spesso parallele, sarebbero dedicate ad altre forme di mobilità. Un esempio concreto potrebbe essere via Perazzi a San Martino, che corre parallelamente a corso Torino. Quest'ultimo rimarrebbe dedicato principalmente alle auto mentre la seconda, che andrebbe contestualmente dotata di stalli per bici, diventerebbe una via a scorrimento lento dedicata alla ciclabilità e al solo accesso in auto dei residenti. Soluzioni come questa si possono adottare in ogni quartiere cittadino giocando sul parallelismo delle vie.  In questo modo si avrebbe la possibilità di muoversi in città attraverso "canali ciclabili" che permetterebbero alle persone di potersi spostare in sicurezza e lasciare l'auto nel proprio garage”.

Novara Green prende in considerazione anche i negozi di quartiere: “Così facendo si darebbe una mano anche a loro. Quando riapriranno, presumibilmente a maggio, avranno necessità di essere facilmente raggiungibili, e un sistema ciclabile di questo tipo favorirebbe lo spostamento tra quartieri in modo da incentivare le persone a non uscire in auto solo per andare all'ipermercato a fare la spesa settimanale”. 

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