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Cronaca

Coldiretti: nutrita presenza novarese al Brennero

In occasione della manifestazione per smascherare il falso made in Italy svoltasi lunedì

Imprenditori agricoli e allevatori novaresi e del Vco hanno patecipato in gran numero al presidio di Coldiretti organizzato lunedì mattina al Brennero. Obiettivo della manifestazione era quella di smascherare il "falso made in Italy" che ogni giorno varca le frontiere.

“Una presenza doverosa e convinta, che ha l’obiettivo concreto di fermare alla frontiera i prodotti spacciati come Made in Italy che sempre più ledono il patrimonio agroalimentare italiano, oltre ad ingannare i consumatori” hanno sottolineato Federico Boieri e Gian Carlo Ramella, presidente e direttore della Coldiretti interprovinciale, che hanno guidato la delegazione al Brennero.

Sono stati verificati camion frigo, autobotti, container, per smascherare i prodotti spacciati per nostrani ma che, in realtà, non lo sono affatto: prosciutti, pomodori, surrogati e sottoprodotti che abbassano la qualità. Al Brennero erano presenti anche Sara Baudo ed Emilio Simonelli, delegata di Coldiretti Giovani Impresa e presidente della Federpensionati interprovinciale. 

Il settore lattiero caseario in Piemonte conta 1900 aziende, oltre 8 mila addetti, vale 390 milioni di produzione lorda vendibile e ha a disposizione circa 8 milioni di quintali di produzioni. Nel Novarese e nel Vco, in particolare, rappresenta un segmento strategico per l’intera economia agricola interprovinciale, con la produzione di formaggi fortemente identitari e di tradizione.
                         

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