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Cronaca

Coldiretti: preoccupazione per diffida Ue su latte in polvere

Impegno per difendere l'identità dei formaggi tipici. No al latte in polvere

C'è preoccupazione e sconcerto nei vertici di Coldiretti Novara e Vco, sulla notizia della diffida inviata all'Italia dalla Commissione Europea per chiedere la fine del divieto di utilizzo del latte in polvere, concentrato e ricostituito, per la preparazione dei prodotti lattiero-caseari.

"Difenderemo con forza l'identità dei nostri formaggi tipici, che non possono prescindere da un principio di trasparenza semplice: l'essere fatti con il latte di qualità munto nelle nostre stalle, senza polveri o altri surrogati", sottolineano il presidente ed il direttore di Coldiretti Novara  Vco, Federico Boieri e Gian Carlo Ramella.  "Consentire l'utilizzo di polveri per i formaggi va contro gli interessi dei consumatori e dei produttori per fare un favore a qualche lobby industriale pronta a speculare anche su questo".

"Si tratta di una visione miope che non possiamo accettare - aggiungono Boieri e Ramlla - soprattutto in un'area, quella del Piemonte Orientale  della Lombardia, dove si produce oltre il 40% di tutto il latte italiano, e dove le nostre stalle stanno resistendo contro il crollo delle quotazioni, arrivate a 36 centesimi al litro".

In Piemonte, oltre il 70% del latte prodotto è destinato alla trasformazione casearia: "L'utilizzo del latte in polvere per la preparazione dei nostri formaggi, avrebbe, quindi, conseguenze pesanti sulla tenuta degli allevamenti - sottolineano i vertici locali di Coldiretti - Nella nostra regione il 25% della produzione viene utilizzato alla preparazione di formaggi Dop,  in cui anche nella nostra pianura novarese, si registra la tradizione espressa da Gorgonzola o Taleggio. Siamo terra di formaggi stracchini, ovvero prodotti con il latte della vacche stracche. Farli con la polvere, sarebbe un insulto alla storia  stonerebbe anche nel nome.  Non ci piegheremo: come il vino si fa con l'uva, per i formaggi ci vuole il latte. Se la diffida venisse accolta, a farne le spese sarà ancora una volta la qualità dei nostri prodotti"

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