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Cronaca Carpignano Sesia

Carpignano: il Comune eredita 150mila euro... ed è subito bufera

La donazione sarebbe utilizzata per la realizzazione di un auditorium, ma una parte della cittadinanza è contraria, e ha chiesto di esprimersi in merito mediante un referendum

Al Comune è stata fatta una donazione di 150mila euro per la realizzazione di un auditorium. Questo verrà realizzato, al costo di 320mila euro, dove ora sorge la palestra comunale; inoltre, il novello impianto, realizzato da un privato, verrà utilizzato dall’ente comunale sotto pagamento di un canone annuo ventennale di 21mila euro.

La vicenda accade a Carpignano Sesia ed ha fatto infervorare una parte della cittadinanza, che ha chiesto di esprimersi in merito mediante un referendum. Nel frattempo il Comune ha prorogato il bando di gara per trovare l’azienda appaltatrice e la minoranza consiliare ha proposto un modo alternativo per usare i 150mila euro donati.

Ma partiamo dal principio: il lascito di Secondo Vallana, in base alla sua volontà testamentaria, è stato consegnato dalla Fondazione dei democratici di sinistra al Comune per la creazione di un auditorium che ospiti le recite scolastiche ed i concerti della banda musicale cittadina. Per trasformare in realtà l’idea di Vallana, l’amministrazione comunale, in un primo momento ha meso a punto un progetto molto oneroso, di circa un milione e 200mila euro. Poi ha deciso per un secondo programma, che prevede un’operazione di "Public private partnership", concernente la ristrutturazione e riconversione della palestra comunale, in via Ettore Piazza, in una struttura polivalente. Il costo dell’opera è stato stimato in 320mila euro. Il Comune metterà i 150mila euro di Vallana; la restante parte sarà finanziata dalla ditta appaltatrice privata, che creerà il nuovo impianto. In cambio, l’ente pubblico locale pagherà per 20 anni un canone di disponibilità esclusiva annuale di 21mila euro più Iva.

A fronte di tale progetto, alcuni cittadini - Mario Galdini, Piero Gozzi, Gian Carlo Locarni e Mauro Morotti - hanno presentato in Comune una richiesta di attivazione di procedimento referendario, che chieda ai carpignanesi se essi vogliano che il Comune proceda all’appalto di quei lavori che concedono al vincitore della gara un diritto superficiario per 26 anni ed impongono all’ente comunale il pagamento di un canone di disponibilità annuo "per una proprietà già sua".

Intanto al bando, con scadenza il 30 settembre, non ha risposto nessuna ditta e così il Comune lo ha prorogato. E Salvatore Fiori, Dora Gribaldo e Riccardo Milanesi hanno formulato un nuovo quesito referendario, che recita: "Volete voi che la donazione Vallana da 150mila euro venga destinata a modificare la palestra ai sensi della delibera comunale?".

In attesa dello svolgimento del referendum Michele Pescio, della minoranza consigliare comunale, ha proposto un’idea alternativa per l’utilizzo della donazione Vallana: "Se la palestra la lasciamo tale, magari sistemandola un po' meglio, ed utilizzassimo la struttura della vecchia scuola elementare di via Badini per l’auditorium? - ha messo nero su bianco -. Lascio valutare agli esperti la mia proposta ma per favore smettiamola di dire che non ci sono alternative al fatto che con 150mila euro siamo obbligati a cedere ad un privato la nostra palestra per poi pagare a lui pure un affitto per usarla una volta sistemata".

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