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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Dipendenti in prepensionamento: scoppia il "caso esodati"

Da Palazzo Cabrino arriva il chiarimento dell'amministrazione Ballarè. "Non c'è nessun esodato", ha detto il vice sindaco Fonzo, sicuro che la situazione si possa risolvere al più presto

Nei mesi scorsi, con una delibera datata 17 dicembre 2013, il Comune di Novara decideva di prepensionare un centinaio (precisamente 111 persone) di dipendenti comunali. Il provvedimento, deciso in base al decreto legge 101/2013 convertito in legge 125/2013, sarà attuato a scaglioni nei prossimi tre anni.

La decisione dell'amministrazione riguarda quei lavoratori che risultano essere in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi che avrebbero comportato, prima della riforma Fornero, il pensionamento entro il 31 dicembre 2014.

Per il primo semestre del 2014, il Comune ha individuato 14 persone da mandare in pensione con anticipo, poichè di fatto ricoprono ruoli che al momento non risultano essere più necessari alla "macchina comunale". Di queste 14 persone, dieci hanno rinunciato al preavviso di sei mesi, e sono stati così collocati a pensione.

Fin qui tutto normale... se non fosse che dall'Inps è arrivato l'ordine di non procedere al pagamento delle pensioni, poichè non è possibile dare corso (secondo l'istituto) alla legge 125/2013, che prevede proprio ciò che è stato fatto dal Comune di Novara. Ecco che allora scoppia il "caso esodati", poichè questi 10 lavoratori si sono ritrovati senza più un lavoro, e quindi uno stipendio, e senza nemmeno una pensione.

La questione ha sollevato, come previsto, un polverone e una serie di critiche da parte dei sindacati e della minoranza, ma dal Comune sono arrivate alcune precisazioni. Per prima cosa, chiarisce il vice sindaco Nicola Fonzo: "Non c'è nessun esodato, queste dieci persone, infatti, percepiranno nei prossimi mesi un anticipo del trattamento pensionistico (pari a 1000 euro al mese) a carico del Comune di Novara". Tutto questo fintanto che dall'Inps non arrivi il via libera al pagamento delle pensioni, o comunque fino a quando i dipendenti non maturino, effettivamente, i requisiti per ottenerla.

"Vorrei sottolineare poi - ha aggiunto Fonzo - che si tratta di dipendenti che in ogni caso sarebbero andati in pensione entro la fine dell'anno. Inoltre, nella malaugurata ipotesi in cui l'Inps decida di non corrispondere la pensione, queste persone potrebbero usufruire della possibilità del trattamento di mobilità, percependo per due anni l'80% della retribuzione. Abbiamo sempre informato le organizzazioni sindacali, che ci dissero di fare attenzione ad attuare il provvedimento per evitare di 'creare' esodati, ed è per questo che nella delibera c'è un passaggio in cui si dice che ci riserviamo di cambiare il provvedimento qualora cambiassero le condizioni".

Fonzo, comunque, si dice sicuro che la vicenda si possa concludere positivamente in breve tempo, sottolineando che se c'è un responsabile in tutta questa situazione, sicuramente non si tratta del Comune di Novara.

"E' evidente - ha concluso il vice sindaco - che finchè non si sbloccherà questa situazione non daremo corso al resto del programma di prepensionamento".

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