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Pozzo esplorativo di Carpignano Sesia: la posizione della Provincia

Il presidente Diego Sozzani ha indetto una conferenza stampa urgente per spiegare alla stampa novarese le preoccupazioni e le polemiche che ruotano intorno al pozzo esplorativo di Carpigno Sesia

Il presidente della provincia Diego Sozzani ha deciso  di far chiarezza di fronte alla stampa novarese, mercoledì 6 giugno alle ore 15 nella sala consiliare della Provincia di Novara, in merito alla questione del pozzo di Carpignano Sesia.

Sozzani ha voluto spiegare perchè la documentazione tecnica fornita da Eni, ditta incaricata di eseguire i lavori, deve essere integrata con approfondimenti progettuali finalizzati all'acquisizione di elementi informativi indispensabili per il completamento della valutazione degli impatti  ambientali connessi alla realizzazione dell'opera in oggetto.

"La giunta provinciale ritiene - sottolinea il presidente della Provincia di Novara - di dover richiedere integrazioni progettuali indispensabili. Lo start up del progetto 'Carisio' partì -  sottolinea Sozzani - nel lontano 2006.  E' curioso, però - sottolinea con una punta di polemica il presidente Sozzani - come le forze politiche che ai tempi furono favorevoli al progetto siano ora contrari ala realizzazione di un intervento che al suo interno deve avere come priorità, la sicurezza per i cittadini e il rispetto dell'impatto ambientale".

Presenti alla conferenza stampa anche il rappresentante della Lega Nord in provincia Giancarlo Locarni, che con il suo gruppo ribadisce il no categorico al progetto. Sozzani e la sua giunta hanno quindi disquisito a lungo sulle valutazioni programmatiche e ambientali che devono essere prese in considerazion e nel rispetto del fatto che nelle vicinanze sorge il centro di Carpignano.

"I partiti politici - chiarisce Sozzani - da tempo segnalano una grande preoccupazione della popolazione di Carpignano. Tale preoccupazione - sottolinea Sozzani -  è per noi spunto per chiedere rettifiche e migliorie al progetto direttamente alla società Eni che prende incarico il progetto".

"Per questo aspetteremo anche le valutazioni della conferenza dei servizi che si riunisce domani (giovedì 7 giugno, ndr) presso la sede della Regione a Torino. Ripeto - conclude il presidente della Provincia - che nello stendere il progetto si è inteso valutare l'eventuale danno acustico e l'impatto ambientale per tutelare al massimo la salute dei cittadini, nostra preoccupazione più importante".

A spiegare le peculiarità e le carenze dell'impatto ambientale del progetto è stato l'assessore Oliviero Colombo.

"Bisogna meglio valutare - sottolinea Colombo - l'impatto ambietale che ha la ricerca degli idrocarburi, tramite trivellazione, nel pozzo e nell'ambiente circostante. Sicuramente sarebbe stato meglio esprimere le criticità in fase di stesura del progetto, ma adesso attendiamo il responso della conferenza dei servizi. In primis andrebbero risposizionati, in modo più corretto sul territorio, i ricettori di sonorità. In seconda battuta sarebbe doveroso - spiega - da parte della ditta che se ne prende cura, chiarire i componenti singoli dei fluidi di completamento e di perforazione che vengono usati nella fase di perforazione. Non sono trascurabili, in ultimo, le emissioni ambientali che lavori di questo genere comportano nell'ambiente: sicuramente andrebbero ridotto fino all'inesistenza. Specie nella fase di trivellazione e  ricerca".

Ha espresso il suo parere in merito anche il consigliere provinciale Claudio Locarni, capogruppo della Lega Nord alla Provincia.

"La Lega Nord ribadisce il suo No al progetto sul pozzo di Carpignano Sesia. C'è stato un iter ereditato che contrasta con i problemi di salubrità del territorio. Il nostro territorio non è ricco per idrocarburi questo lo si sa - sottolinea Locarni -  sotto i pozzi c'è un mondo. Ogni volta non si sa quello che si trova. La cultura del territorio, secondo noi, va in altra direzione. Il nostro No è convinto. Questo progetto anche in termini lavorativi non dà nulla. Sarebbe meglio disporre le iniziative verso la produttività, rivolgendo i progetti verso l'agroalimentare e la valutazione del territorio. Sosteniamo le industrie  agroalimentari che producono, danno posti di lavoro e lavorano, a basso impatto ambientale".

 

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