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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Scoperti nuovi "furbetti" degli assegni sociali: nei guai 6 persone

Al via i controlli della guardia di finanza sulle posizioni dei beneficiari degli assegni sociali erogati dall'Inps. Per i 6 trasgressori, sanzioni amministrative per oltre 15mila euro

Percepivano indebitamente l'assegno sociale, pur non essendo più residenti in Italia o soggiornando per lunghi periodi all'estero. Sono 6 i nuovi "furbetti" scoperti dalla guardia di finanza di Novara nell'ambito di una serie di controlli sulle posizioni dei beneficiari degli assegni sociali erogati dall'Inps. Dai primi controlli effettuati dalle Fiamme Gialle è infatti emerso come su 12 verifiche, 6 siano risultate irregolari.

L'assegno sociale (circa 450 euro mensili) è una prestazione di carattere assistenziale che viene erogato a favore dei cittadini, anche stranieri (comunitari o extracomunitari titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno Ce per lungo periodo), che si trovano in condizioni economiche disagiate. Per averne diritto bisogna essere residenti effettivamente e abitualmente in Italia (il periodo di allontanamento non deve superare i 30 giorni), aver compiuto 65 anni e tre mesi ed essere sprovvisti di reddito o di reddito di importo inferiore ai limiti stabiliti per legge (per il 2015 5.830,76 euro). I titolari dell'assegno sociale devono effettuare ogni anno una dichiarazione di responsabilità in cui si certifica la permanenza del requisito della residenza stabile. Il pagamento dell'assegno sociale viene sospeso in caso di permanenza all'estero per un periodo superiore a 30 giorni, ma può essere riattivitato qualora il beneficiario ritorni in Italia e attesti di restarci stabilmente. Dopo un anno di sospensione, se l'interessato è ancorta all'estero l'assegno viene revocato definitivamente.

Incrociando i dati richiesti ad alcuni comuni della Provincia, all’Inps e all’Asl, i finanzieri hanno accertato che i 6 "furbetti", tutti cittadini extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, percepivano indebitamente l’assegno sociale in quanto trascorrevano lunghi periodi nei loro paesi di origine senza averne dato comunicazione all’Ente previdenziale che, in tal caso, avrebbe sospeso l’erogazione.

I controlli delle Fiamme Gialle, la cui quantificazione complessiva è in fase di ultimazione, hanno permesso di constatare un indebito esborso ai dannoidello Stato per oltre 5mila euro e di contestare ai trasgressori sanzioni amministrative per oltre 15mila euro.

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