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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Incontriamoci sul Pedibus", opinioni ed esperienze tra Novara e Lecco

Si è svolto sabato 22 settembre presso l'aula magna della scuola "Carlo Levi" di Novara, il convegno "Incontriamoci sul pedibus", scambio di esperienze tra il comune di Lecco e il comune di Novara

"Incontriamoci sul Pedibus".

E' questo il titolo del convegno che si è svolto sabato 22 settembre presso l'aula magna della scuola "Carlo Levi di Novara". L'incontro, al quale hanno preso parte l'assessore all'istruzione del comune di Novara, Margherita Patti e l'assessore alla mobilità, Giulio Rigotti, oltre che i comandante della Polizia municipale di Novara, Paolo Cortese, il dott. Carlo Olivieri, rianimatore all'ospedale di Novara, Suor Giuse dell'istituto paritario San Vincenzo di Novara e Vittorio Campiani, vicesindaco del comune di Lecco che, assieme ad un gruppo di volontari capigruppo pedibus, hanno raccontato la loro esperienza.

Padrona di casa la direttrice della scuola, Laura Panziera che, aprendo i lavori, si è augurata "che il confronto scaturisse ancor di più l'interesse verso un progetto bello, che responsabilizza ed educa tutti i bambini e che possa essere un trampolino di lancio per tutte le scuole e un incentivo a migliorare un progetto che, nato lo scorso anno, ha già avuto una risposta più che positiva da parte dei bambini e dei genitori".

L'assessore alla mobilità Giulio Rigotti ha aperto il confronto auspicando che "di qui in avanti un sempre maggior numero di bimbi e di scuole aderiscano a questo importante progetto che coniuga l'educazione stradale con l'educazione e l'educazione ad una vita più sana e meno sedentaria. Aumenteremo perciò, laddove possibile le risorse, cercheremo di incontrare le scuole e le famiglie per migliorare sempre più un progetto che ci sembra davvero importante".

Convegno "Incontriamoci sul pedibus"

A parlare per prima dell'esperienza Pedibus, la maestra Valentina Stoppa, referente del progetto per la scuola "Pier lombardo" di Lumellogno. "Abbiamo  cercato sin da subito di avere un riscontro sul progetto - racconta -sia da parte dei bambini, coinvolgendoli sin da subito anche nella preparazione della cartellonistica, del percorso delle divise, sia da parte dei genitori, attraverso la raccolta dei dati sulle abitudini di vita giornaliere per quanto riguardava l'accompagnamento a scuola dei figli. Una volta raccolti i dati, coinvolto gli stessi bimbi - spiega - nella preparazione della cartellonistica, siamo partiti con la sperimentazione del progetto. Putroppo la prima esperienza, positivissima, è durata solo poche settimane, dal mese di maggio alla fine della scuola. Sicuramente è stato un progetto che ha entusiasmato i bimbi e che intendiamo riprendere quest'anno, con la collaborazione delle mamme e dei volontati accompagnatori e "autisti" del pedibus, perchè è un progetto che entusiasma i bimbi e che li educa alla responsabilità sulla strada e allo stare in gruppo".

Ma anche un'altra scuola novarese, questa volta gestita dalle suore, la "San Vincenzo" ha aderito, a suo modo, all'esperienza del progetto Pedibus. "La scuola - racconta Suor Giuse - ha infatti progettato, insieme agli alunni e le famiglie il progetto. Abbiamo cercato di fare delle fermate attorno ai punti principali del centro città, ai lati dei baluardi, in modo da raccogliere tutti i bimbi, anche quelli che arrivano dalle zone periferiche. Ogni bimbo aveva una sorta di abbonamento, gratuito, un cartoncino sul quale "timbravamo la corsa", chi aveva partecipato a più corse, riceveva un premio per l'assiduità. Un esperienza bella che ha fatto si che i bambini - conclude suor Giuse, vivessero e conoscessero meglio la città e la città si accorgesse della presenza dei bimbi per e strade".

Ma a raccontare la loro brillante e lungimirante esperienza sono stati i rappresentanti, il vicesindaco, Vittorio Campione, e alcuni volontari che appoggiano il progetto, del comune di Lecco, comune a misura d'uomo con un'esperienza decennale nel progetto Pedibus, con un riscontro anche internazionale. "Sono ormai dieci anni che il nostro comune organizza il progetto Pedibus per l'accompagnamento dei bimbi a scuola. Abbiamo creato nelle vie del centro delle vere e proprie fermate, a volte coincidenti con quelle del bus, per far vedere la presenza dei bimbi in città. Per i primi anni abbiamo accompagnato - raccontano due nonni volontari presenti -  i bimbi a scuola esclusivamente a piedi, facendo loro capire l'importanza del movimento e l'educazione al vivere la strada. Da qualche anno, abbiamo deciso anche, continua, di far provare loro l'esperienza del prendere il bus, sempre seguiti da un accompagnatore che sale gratuitamente, accompagnamo i ragazzi, muniti di abbonamento sul pullman, educandoli anche in questa esperienza. Questo nostro lavoro, chiosa  il sindaco - con una punta d'orgoglio, ci ha resi protagonisti di un articolo del New York Times. Cercheremo nel tempo di allargare il pedibus, che per ora è di sola andata anche ad un discorso sul rientro a casa, nel pomeriggio, per alleviare le famiglie".

Punta sull'educazione stradale "che deve partire anche dagli adulti" l'intervento del comandante della polizia municipale di Novara, Paolo Cortese, che loda l'iniziativa e sicuramente farà in odo che possa essere duratura nel tempo. "Questa esperienza permette anche a noi operatori della sicurezza di rilevare problematiche stradali, educa i bambini e gli permette di muoversi e vivere la città. Tutto questo è lodevole. C'è da dire che bisognerebbe partire con l'educare prima e meglio i genitori di oggi che, per via di una vita frenetica, accompagnano i figli in macchina anche se abitano a pochi metri da scuola. Intasano le strade e non è salutare per i figli".

Punta sui benefici salutari e di concentrazione anche il discorso del dottor Carlo Olivieri, medico dell'ospedale Maggiore della carità di Novara. "Muoversi, camminare, aiuta i bambini, e non solo, fa bene -spiega - e limita i rischi di contrarre malattie, a volte mortali da adulti, Inoltre li aiuta a concentrarsi meglio nello studio, favorendo l'apprendimento. Un progetto dunque - chiosa - che noi medici approviamo in pieno e sosterremo".

A chiudere la mattinata di confronto l'assessore all'istruzione del comune di Novara, professoressa Margherita Patti. "Bisogna entrare nell'ottica che l'educazione alla strada, alla salute, al rispetto dell'ambiente va ripristinata in toto. Per questo il mio impegno come assessore all'istruzione, farà in modo che nel progetto pedibus siano coinvolte sempre più scuole, genitori e perchè no associazioni di volontariato, che possano in futuro aiutare a sponsorizzare e sostenere i costi del progetto. Il progetto parte intanto dalle scuole che si offrono e si impegnano a portarlo a termine. per questo sicuramente a breve partirà nella scuola capofila, quella del quartiere Lumellogno. Nei prossimi quattro anni spero, prima della fine del mandato, che il progetto si allarghi ad un buon numero di scuole della città. E' bello potersi godersi la propria città a piedi e poi fa bene alla salute e ci allontana dallo stress"

Un "saluto e un incoraggiamento a sostenere il progetto pedibus", è arrivato dal sindaco Andrea Ballarè, che seppur arrivato in chiusura della mattinata di dibattito, intrattenuto da impegni istituzionali, ha tenuto a portare i suoi saluti e dare un'incoraggiamento nel sostenere progetti per una Novara più ecologica e vivibile per tutti i cittadini".

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