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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, salgono a 84 i casi positivi al primo Test in Piemonte

Solo uno, però, quello al momento confermato dall'Istituto superiore di sanità. La situazione in Piemonte alle 19 del 4 marzo

Aumentano ancora i casi risultati positivi (dopo il primo test) al coronavirus Covid-19 in Piemonte: alle 19 di oggi, mercoledì 4 marzo, sono 84, di cui però soltanto uno al momento è stato confermato dall'Istituto superiore di Sanità.

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Ventun casi in più rispetto a quanto comunicato martedì sera, quando il numero era pari a 63. Nel bollettino di aggiornamento di oggi, mercoledì 4 marzo, la Regione ha inoltre specificato che degli 84 casi positivi 41 si trovano in provincia di Asti, 17 nell’alessandrino, 11 in provincia di Torino, 5 nel Vco, 3 in provincia di Novara e 4 nel vercellese. Rientrano poi negli 84 casi positivi, anche 3 casi di pazienti provenienti da altre regioni ma trattati in Piemonte.

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Quaranta persone sono tuttora ricoverate in ospedale. Di questi, 21 sono ospitati in reparti di malattie infettive: 8 ad Asti, 4 a Novara (una di queste è la persona residente in Emilia Romagna che si trovava in città ed è risultata positiva al tampone), 5 all’Amedeo di Savoia di Torino, 2 ad Alessandria, 2 a Vercelli. Altri 14 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva, 5 sono in altri reparti. Le persone in isolamento fiduciario domiciliare sono 43.

Finora sono 514 i tamponi eseguiti in Piemonte, 407 dei quali risultati negativi. 

La situazione novarese

In provincia di Novara al momento sarebbero 4 i casi riscontrati, i tre di Borgo Ticino, ormai dichiarati clinicamente guartiti come annunciato dal sindaco Alessandro Marchese, e la persona residente in Emilia Romagna che lunedì 2 marzo si era recata all'ospedale Maggiore di Novara, il cui test è poi risultato positivo. Anche in questo caso a darne notizia è stato nella serata di ieri, martedì 3 marzo, il sindaco Alessandro Canelli.

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Intanto a Novara lo stesso Canelli ha firmato un'ordinanza per chiudere al pubblico gli impianti sportivi comunali, permettendo gli allenamenti soltanto agli atleti delle società sportive: "Nelle nostre strutture - ha spiegato Canelli - si è registrato un accesso consistente di atleti provenienti dalla vicina Lombardia, dove gli impianti sono rigorosamente chiusi. Il Governo, nel decreto del Presidente del Consiglio, non ha considerato minimamente la vicinanza geografica del Piemonte e a maggior ragione del nostro territorio alla Lombardia, dove le disposizioni sono giustamente rigorose, così come non ha preso atto della mobilità continua e frequente tra le due Regioni per motivi di studio e di lavoro, ma non solo".

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Nel novarese da lunedì hanno inoltre preso il via le operazioni di pulizia e igienizzazione delle scuole. A Novara ieri, martedì 3 marzo, porte aperte all'istituto Omar per documentare i lavori.

L'appello della Regione: riduciamo le uscite da casa

Per contenere la diffusione del virus, l’assessore regionale alla Sanità e il coordinatore dell’Unità di crisi chiedono la collaborazione di tutti i cittadini piemontesi, invitandoli a rispettare le norme di prevenzione e a limitare al minimo indispensabile le uscite in luoghi di assembramento.

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"Comportamenti responsabili da parte della popolazione - sottolineano dalla Regione - aiutano a mitigare l’impatto dell’onda lunga dei contagi sulle preziose (e non infinite) risorse del Servizio sanitario nazionale. Minore sarà il numero dei casi affrontati dagli operatori degli ospedali e meglio questi potranno essere fronteggiati e curati".

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