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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, pronti i kit prodotti in Piemonte per eseguire i tamponi

L'annuncio del presidente Cirio e dell'assessore Marnati: "La sperimentazione ha certificato la validità dei test"

Sono pronti i kit prodotti dal Piemonte per il rilevamento del coronavirus. L'Università del Piemonte Orientale e l'Università degli Studi di Torino hanno hanno infatti risposto alla richiesta di effettuare test diffusi per lo screening del Covid-19 sul territorio della Regione, allestendo un test "in house" per l’identificazione del coronavirus dai tamponi eseguiti: il kit con i reagenti è stato progettato nei laboratori dal Centro interdipartimentale di Biotecnologie molecolari dell'università torinese.

Ad annunciarlo sono stati il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale all’Innovazione e agli Atenei Matteo Marnati.

"In questo modo - ha spiegato il presidente Cirio - la Regione riesce a fare fronte all’esigenza di fare più tamponi sapendo che più test si faranno, più reagenti saranno necessari, ed è per questa ragione che abbiamo coinvolto le nostre eccellenze come le due università di Torino e del Piemonte Orientale. In pochi giorni abbiamo incrementato l’attivazione dei laboratori da 2 a 18 e soltanto giovedì abbiamo eseguito oltre 3600 tamponi".

"L’idea di coinvolgere gli atenei - ha aggiunto Marnati - deriva dal fatto che in questo momento servono soluzioni rapide per effettuare i test. La sperimentazione ha certificato la validità di tutti i test che sono stati messi al confronto con quelli presenti sul mercato. Questa è la dimostrazione che la ricerca e la scienza sanno dare le giuste risposte a ogni fabbisogno; con orgoglio il Piemonte dimostra di essere sempre all’avanguardia dimostrando di avere un modello universitario eccellente".

Coronavirus, il Piemonte produrrà i reagenti per completare le analisi dei tamponi

"Il Piemonte - ha osservato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi - dimostra ancora una volta la capacità di fare sistema. Le migliori eccellenze regionali della Ricerca, dell’Industria e della Sanità hanno saputo unire le forze e fare la differenza in questo momento di grave emergenza per il Piemonte. Siamo grati a tutti coloro che hanno collaborato a questo importante progetto, che ci permette di muoverci in autonomia su un fronte strategico come quello dei reagenti per i test sul virus".

Il test si basa sulla tecnica nota come reazione a catena della polimerasi per trascrizione inversa (Rt-Pcr) utilizzando un kit per la diagnosi del virus, assemblato e testato per la sua validità in laboratorio. Ed è proprio questo kit che è stato progettato ed allestito in questa settimana, nei laboratori del Centro interdipartimentale di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino.

Il kit comprende reagenti identificati come ottimali per il rilevamento dell’Rna del virus e attualmente reperibili per assicurare ai laboratori diagnostici un costante e sicuro rifornimento. Inoltre, il kit è stato progettato per essere utilizzabile dalle diverse strumentazioni di cui sono dotati i centri diagnostici.

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"L'Università del Piemonte Orientale ha risposto all’appello della nostra Regione - ha commentato il rettore Gian Carlo Avanzi - attraverso l’impegno, l’entusiasmo e l’abnegazione dei suoi ricercatori, che hanno messo in campo il loro elevato profilo professionale per arrivare in brevissimo tempo a questo importante risultato. Come medico e come rettore sono davvero orgoglioso che le competenze presenti nel nostro Ateneo e le strutture altamente specializzate possano contribuire a superare questo momento di emergenza per la nostra comunità".

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