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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, la Regione chiarisce i punti dell'ordinanza: cosa chiude e cosa no

Stop agli eventi e ai luoghi di pubblico spettacolo, ma i locali pubblici e i negozi non chiudono. Le spiegazioni della Regione

Mentre la situazione relativa ai contagi in Piemonte sembra essere sotto controllo (non si segnalano al momento nuovi casi positivi al coronavirus Covi-19), nella serata di ieri, lunedì 24 febbraio, è arrivata dalla Regione Piemonte la circolare con i chiarimenti applicativi, inviata a tutti i Prefetti del Piemonte, sui contenuti dell’ordinanza firmata domenica sera che contiene una serie di "misure urgenti in materia di contenimento del contagio da coronavirus".

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Dalla Regione precisano quindi che tra le manifestazioni sospese vengono inserite le fiere, le sagre, i luna park, i concerti, gli eventi sportivi con presenza di pubblico, le rappresentazioni teatrali, cinematografiche e musicali. Chiusi quindi anche i luoghi di pubblico spettacolo, comprese discoteche e sale da ballo.

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Gli allenamenti sportivi sono invece ammessi, si legge nella circolare, escludendo l’utilizzo di spogliatoi e docce. A Novara, però, il Comune aveva già deciso di chiudere tutti gli impianti sportivi comunali.

Rimangono inoltre aperti, precisano dalla Regione, i centri linguistici privati, i centri musicali senza afflusso di pubblico e le scuole guida. Sono escluse dalla sospensione anche tutte le attività economiche, agricole, produttive, sanitarie e sociosanitarie, commerciali e di servizio, compresi pubblici esercizi, mercati, mense, dormitori di pubblica utilità. 

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Non si intendono infine sospese, si legge ancora nella circolare, "le celebrazioni di matrimoni ed esequie civili e religiose, a condizione di permettere la partecipazione dei soli famigliari. Per le esequie si ritiene consigliabile l'esecuzione di funzioni all'aperto".  Con un provvedimento da parte del Vescovo sono invece state sospese dalla Diocesi di Novara, competente in quasi tutto il novarese e nel Vco, le celebrazioni religiose e le attività degli oratori fino al 29 febbraio.

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