Coronavirus, il Safari park lancia l’appello per aiutare gli animali
Invito rivolto alle aziende, ai privati e anche ai visitatori
L’Sos arriva anche dal Safari park di Varallo Pombia. Perché questa situazione di allarme ha colpito a cascata davvero tutti. “Chiediamo sostegno attivo ai centri commerciali, supermercati, negozi di alimentari frutta e verdura, panifici, alle aziende produttrici o agricole nel poterci donare quanto per loro superfluo o non più idoneo alla vendita al nostro parco” scrivono i gestori del parco. Le specie all’interno dell’area sono 300 e naturalmente è necessario un sostentamento giornaliero e non solo, oltre alle derrate alimentari gli animali hanno bisogno anche di farmaci e integratori per decine di migliaia di euro: “L’interruzione così brusca delle attività sta mettendo a dura prova finanze e quindi le forniture”, hanno continuato.
I gestori si sono rivolti non solo alle imprese e ai privati, ma anche ai visitatori, in un modo particolare: “Non chiediamo donazioni o materiali, ma semplicemente la possibilità che possiate acquistare adesso il vostro biglietto di ingresso a data aperta sul nostro shop on line: il biglietto sarà valido per tutta la stagione non appena rientrerà l’emergenza. Questo piccolo gesto ci permetterà di potere sostenere i servizi essenziali e non dovere ricorrere a drastiche e più drammatiche decisioni. L'equilibrio di un parco zoologico non è cosa così semplice, anche se dovessero intervenire sostegni governativi, sarebbe forse troppo tardi”.