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Cronaca Borgomanero

Coronavirus, il Piemonte potenzia gli ospedali con le tensostrutture dell'esercito

Obiettivo: potenziare i posti Covid di bassa e media intensità e ridurre la pressione sui presidi ospedalieri. Nel novarese le prime tensostrutture saranno allestite fuori dall'ospedale di Borgomanero

Tensostrutture modulabili riscaldate nelle pertinenze esterne degli ospedali. E' questa l'idea della Regione Piemonte per potenziare in particolare i posti letto Covid di bassa e media intensità, e in generale ridurre la pressione sui presidi ospedalieri e i pronto soccorso.

Gli allestimenti sono realizzati grazie alla collaborazione tra la Regione e le forze armate (Brigata Alpina "Taurinense"), nell’ambito del progetto di supporto alla sanità nazionale voluto dal Ministero della Difesa.

"Ancora una volta la sinergia tra la Regione Piemonte, l’Esercito e la nostra Protezione civile dà frutti straordinari - ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Continueremo giorno per giorno per fronteggiare sempre con maggior forza questa battaglia".

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Nel novarese i primi "ospedali da campo" saranno allestiti presso l'ospedale di Borgomanero, dove nei prossimi giorni verrà disposto un modulo militare con due tensostrutture.

Ogni tensostruttura può accogliere fino a 14 letti e gli ospedali possono decidere la destinazione d’uso in base alla specifica necessità, con l’obiettivo in generale di ridurre la pressione di ospedali e pronto soccorso. La Protezione civile regionale doterà le strutture ospedaliere che ne hanno bisogno di brandine e moduli bagno.

"La rete sanitaria del territorio ci ha segnalato la necessità di intervenire ospedale per ospedale per potenziare, in prossimità stessa della struttura, la capacità di accogliere pazienti, in particolare a bassa e media intensità di cura - ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Per questo grazie al supporto dell’Esercito e della Protezione civile stiamo intervenendo con strutture modulabili esterne, che consentono non solo di essere nelle immediate vicinanze dell’ospedale qualora il quadro clinico del paziente dovesse aggravarsi, ma anche una migliore e più semplice gestione logistica del personale sanitario".

Ad oggi sono stati allestiti 6 moduli da due tensostrutture ciascuno in 6 ospedali piemontesi: Rivoli (To), San Giovanni Bosco (Torino), 
Orbassano (To), Cuneo, Savigliano (Cn) e Alessandria.
 

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