rotate-mobile
Cronaca

Tragedia in Patagonia, da Chamonix una spedizione per recuperare il corpo del novarese Corrado Pesce

L'uomo si trovava sulla vetta del Cerro Torre da oltre 48 ore gravemente ferito

Se il meteo rimarrà come da previsioni sarà la fine della settimana, precisamente giovedì il giorno ideale per poter recuperare il corpo di Corrado Pesce, l’alpinista novarese morto sulla vetta in Patagonia del Cerro Torre dopo essere rimasto bloccato per oltre 48 ore. Il novarese si era procurato gravi ferite dopo essere stato travolto con il compagno di cordata Tomás Aguiló da una valanga.

Soccorso interrotti per l'alpinista novarese. La sorella. "Speranze finite"

Oltre a chi è già sul posto, partirà proprio da Chamonix, dove Pesce viveva ormai da anni, anche una spedizione di amici dello scalatore, per essere un ulteriore aiuto per un’operazione difficile. In occasione dell’intervento la squadra avrà anche a disposizione un drone più potente. 

Dopo essere stati colpiti dalla valanga, lo scorso sabato 29 gennaio, il compagno era riuscito a portare il novarese in un rifugio e poi, nonostante anche lui fosse ferito, è riuscito ad andare incontro ai soccorritori. Purtroppo il maltempo ha impedito le operazioni per raggiungere Pesce la stessa notte.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tragedia in Patagonia, da Chamonix una spedizione per recuperare il corpo del novarese Corrado Pesce

NovaraToday è in caricamento