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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Incidente tornado "Dopo un anno un barlume di verità?"

Il Cinque stelle Crippa parla dell'incidente in cui morì il pilota oleggese Mariangela Valentini

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Il 19 agosto 2014 due caccia Tornado dell’Aeronautica militare, nomi in codice “Freccia 21” e “Freccia 11”, entrarono in collisione mentre sorvolavano le colline di Ascoli Piceno, all'altezza della frazione di Venarotta. Nello schianto persero la vita i capitani piloti Mariangela Valentini (cittadina di Oleggio) e Alessandro Dotto, e i capitani navigatori Giuseppe Palminteri e Paolo Piero Franzese.

Tra le primissime ipotesi (fra le tante) riscontrabili dalle agenzie stampa uscite nei momenti subito successivi allo schianto vi fu quella dell’errore umano, e nello specifico un errore dei piloti.

Come si può leggere da diverse fonti stampa degli ultimi giorni, comincia a prendere piede uno scenario ben differente da quello prospettato nei primi giorni. Secondo informazioni che sarebbero base della perizia dei comandanti Mario Pica e Giuliano Currado, incaricati dalla Procura di Ascoli di effettuare la perizia con l'obiettivo di stabilire le esatte cause dell’incidente, parrebbe infatti che la responsabilità dello schianto non sarebbe dei piloti, ma i due Tornado sarebbero entrati in contatto per “carenze organizzative” nella pianificazione e nell’assistenza al volo che avrebbero creato le premesse per una situazione di “estremo pericolo”.

Come trapelato dalle prime indiscrezioni della perizia, emergerebbe come durante il volo non ci sarebbero state comunicazioni con i piloti, per questo Valentini e Dotto non sarebbero stati a conoscenza ciascuno dell'esatta posizione dell'altro. Avrebbero volato a vista, anche perché si sarebbero verificate anomalie nella strumentazione dei due caccia. Il disastro sarebbe dunque derivato da condotte erronee definite di natura "colposa".

Che sia il primo barlume di verità dopo un anno di indagini e supposizioni? Questo starà alla magistratura deciderlo.C’è però un aspetto fondamentale rispetto al quadro che si starebbe andando a delineare. Se davvero l’incidente è stato causato da mancanze organizzative, le forze armate e (soprattutto) il Ministero della Difesa stanno effettuando i dovuticontrolli di sicurezza sui mezzi dei corpi militari necessari per evitare che incidenti simili possano ripetersi? La sicurezza assoluta dei nostri militari non dovrebbe essere la priorità? Non è il caso porsi un quesito del genere, specie vista la recente Festa delle Forze Armate?

Questa la domanda che il Movimento Cinque Stelle ha posto al Ministro Pinotti in un’interrogazione scritta a mia firma che abbiamo provveduto a depositare oggi.

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