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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Giro di anabolizzanti da due milioni di euro in tutta Italia: un sequestro anche nel Vco

Indagata una persona che aveva acquistato on line anabolizzanti

C'è anche il Vco tra le province coinvolte nel maxi sequestro di medicinali e sostanze anabolizzanti, per un valore complessivo di due milioni di euro,

L'inchiesta, coordinata dalla Procura di Rimini, condotta dai carabinieri del Nas insieme alla gendarmeria di San Marino, ha coinvolto varie regioni italiane, ha portato a un arresto e 10 indagati. Tra questi anche una persona residente nell'Ossola, che è stata trovata in possesso di una modesta quantità di anabolizzanti per uso personale, reperiti tramite acquisto online e quindi indagata. 

Il centro di "comando", secondo l'ipotesi accusatoria, era tra Rimini e la Repubblica di San Marino e si occupava dell'importazione, produzione, stoccaggio e distribuzione in tutta Italia di sostanze dopanti e stupefacenti pericolose per la salute pubblica, con ramificazioni su tutto il territorio nazionale attraverso centri di distribuzione locale che operavano in qualità di affiliati. Undici le perquisizioni domiciliari: sequestrate decine di migliaia di medicinali, sostanze anabolizzanti e stupefacenti. L'operazione ha interessato le province del Verbano-Cusio-Ossola, Rimini, Roma, Pesaro Urbino, Asti, Vicenza, Monza Brianza e Genova.

L'indagine è nata dal monitoraggio di spedizioni postali dirette in Italia dalla Repubblica di San Marino, già oggetto di precedenti sequestri per un ammontare di 2,5 kg di nandrolone (sostanza stupefacente e anabolizzante, rinvenuto all'interno di plichi di corrispondenza estera diretti al gruppo criminale) e del contestuale arresto in flagrante di uno dei componenti del presunto sodalizio. Le analisi chimico-tossicologiche hanno evidenziato "un ulteriore elemento di pericolosità riguardo alle sostanze poste in vendita, rappresentato sia dalla ricorrente realizzazione di miscelature tra più prodotti, sia - sottolineano gli investigatori - dalla presenza di sostanze (come la sibutramina) bandite dal commercio poiché assai nocive e responsabili, in altre circostanze, di episodi di decessi, nonché di intossicazioni epatiche e renali". 

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