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Cronaca

Movimento 5 Stelle: elisoccorso 118, quale riorganizzazione?

Nel dibattito di questi giorni in merito allo spostamento della base dell'elisoccorso, da Novara a Borgosesia, interviene anche il consigliere regionale del Movimento di Bebbe Grillo Davide Bono

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

La scorsa settimana ho presentato un'interrogazione per chiedere all'Assessore Monferino di chiarirci alcuni aspetti legati alla riorganizzazione del servizio di elisoccorso 118.

La Giunta regionale, con una delibera dello scorso aprile, ha ridotto da 5 a 4 i mezzi per l'operatività diurna del servizio (e fin qui tutto corretto), ma con l'implementazione di un mezzo con attività notturna, che secondo quanto dichiarato dall'Assessore Monferino dovrebbe partire a luglio 2013. Ad essere sacrificata tra le 5 elisuperfici (Torino, Novara, Cuneo, Alessandria, Borgosesia in provincia di Vercelli) sarà quella di Novara, che ha un servizio attivo da 24 anni e che attualmente effettua circa 600 interventi l'anno e che costa meno di tutte; mentre l'elisuperficie del nuovo quadrante sanitario Biella-Novara-VerbanoCusioOssola-Vercelli ricadrà su Borgosesia per via, pare, di accordi partitici tra Lega Nord e Pdl (ivi risiede il bizzarro parlamentare pluri-incaricato Buonanno).

A lasciare perplessi è la scelta di introdurre l'attività notturna dell'elisoccorso, in quanto il volo di notte presenta diversi problemi. Le condizioni di visibilità orizzontale minima richieste, da 3 km fino a 8 km per le zone montuose (il 44% della nostra Regione), sono infatti quasi incompatibili con le condizioni meteo prevalenti per buona parte dell'anno in molte zone della nostra Regione; il volo può inoltre essere effettuato soltanto da e per piazzole omologate per il volo notturno (e ad oggi vicino agli ospedali ve sono solo 6 su 40) e dotate di tutti i requisiti di sicurezza, pertanto non potranno svolgere operazioni di pronto soccorso sul territorio, nè tanto meno - come sostenuto in maniera risibile dal Presidente Cota - intervenire sulle "stragi del sabato sera". Ben più conveniente sarebbe pensare ad una convenzione con l'elisoccorso notturno lombardo.

Appare infine discutibile la scelta dei mezzi presente nel bando di gara per il servizio di elisoccorso; il nuovo capitolato prevede infatti che vengano utilizzati, in tutte le basi, mezzi molto più grossi e più costosi (tipo il modello AW139), capaci di operare anche in condizioni estreme, come le zone montane sopra i 4.000 metri e che viaggino fino a 190 nodi l'ora (oltre 300 km/h) contro gli attuali 155 nodi (250 km/h).

L'uso di tali elicotteri rende le operazioni di soccorso quotidiane più complesse; questi elicotteri infatti per le loro caratteristiche di maggior potenza e dimensione hanno bisogno di spazi ampi per l'atterraggio per evitare danni ai fabbricati e non possono atterrare in modo capillare vicino agli obiettivi dei soccorsi su tutto il territorio. Insieme alla necessaria realizzazione ed adeguamento di piazzole di atterraggio per il volo notturno, si vanificherà qualunque ipotesi di risparmio dovuta alla riduzione di una elisuperficie.

L'Assessore ha recentemente dichiarato che il problema secondo lui è solo un problema di scegliere "dove mandare a dormire l'elicottero", e che la scelta di quel tipo di mezzi è motivata da "precise esigenze tecniche di rapporto costi - benefici". Monferino e cioè Cota continuano tuttavia a non spiegare quali siano tali benefici e quindi le previsioni di efficienza, di risparmio e di miglioramento del servizio atteso per la nostra Regione.
Aspettiamo insieme agli operatori del 118 e ai cittadini piemontesi delle risposte convincenti visto che sarebbe il momento peggiore per sprecare qualche milione di euro.

 

Davide Bono
Movimento 5 Stelle

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