Novara, espulso ex imam radicalizzato

Espulso un imam radicalizzato dalla polizia di Novara.

L'espulsione, disposta dal Ministro dell’Interno con proprio decreto, è stata eseguita dopo che la Polfer novarese ha rintracciato l'uomo, Houssam Din Rouzak, 36enne nato in Marocco. 

Secondo le complesse indagini della Digos l'uomo "già attestato su posizioni religiose assolutiste di natura autoreferenziale e tendenzialmente salafita - scrive la Questura - a partire dal 2014 ha effettuato un prolungato percorso di soggiorni all’estero, nelle aree prossime alle zone in cui insisteva l’aspro conflitto con la compagine terroristica del Daesh, ritornando in Italia solo agli inizi 2017, connotato da una ancora più rigorosa ed intransigente impronta teologica, di natura segnatamente ultrasalafita totalmente chiusa ad ogni confronto ed espressamente ostile nei confronti dei non-musulmani".

In seguito l'uomo è tornato in Marocco, ritornando infine nel dicembre di quell’anno per assumere il ruolo di imam del Centro Culturale islamico di Vercelli. Poco dopo però ha iniziato "a manifestare intenti di natura salafita, prossimi al radicalismo islamico" tanto evidenti da indurre i fedeli del centro culturale "a contestarlo, arrivando infine ad allontanarlo dal centro".

L'allontanamento dal centro culturale vercellese ha portato "ad un un rapido escursus psicologico indirizzato verso una situazione psichica di tipo paranoide, indicativo di una personalità evidentemente non equilibrata, tendente al delirio religioso, inducendolo ad abbandonare repentinamente il territorio nazionale della prima estate del 2017 per riparare temporaneamente nel Paese d’origine, da cui ha fatto infine rientro in Italia soltanto alcuni giorni or sono".

L'uomo è stato quindi ritenuto persona potenzialmente pericolosa: dopo essere stato fermato dalla Polfer novarese l'ex imam è stato accompagnato all'aeroporto di Malpensa per il definitivo rimpatrio nel suo Paese d’origine.