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Cronaca

Un anno tutto d'un fiato: fatti e misfatti di questo 2017 novarese

Un anno di eventi e di fatti di cronaca, che hanno lasciato un segno indelebile nei novaresi. Ecco le dieci notizie più importanti del 2017

Mancano poche ore ormai all'arrivo del nuovo anno e il novarese si prepara a salutare il 2017. Un anno carico di eventi e di fatti di cronaca, che hanno lasciato un segno indelebile nei novaresi.

Un anno che ha collezionato non pochi fatti di cronaca, tra cui l'omicidio avvenuto a Pombia, dove un 33enne di Busto Arsizio è stato pestato e giustiziato, e il tragico incidente nei boschi tra Ghemme e Cavaglio, dove ha perso la vita Gian Carlo Baragioli, ucciso da un colpo di pistola mentre cercava castagne con la moglie.

Un anno colpito da lutti e tragedie, tra cui la morte di Re Biscottino, al secolo Sandro Berutti, il tragico incidente in cui ha perso la vita Valentina Barbierato, la mamma di Vicolungo finita con la sua auto nel canale, e la scomparsa dei due cuginetti annegati nelle acque del Lago d'Orta.

Un anno di grandi cambiamenti ed eventi per la città gaudenziana, con l'inaugurazione del parco commerciale di Veveri Nov'Aria e la riapertura del Castello, restituito finalmente ai novaresi, che ha ospitato numerosi eventi. Un anno di primati, come quello registrato dall'ospedale Maggiore di Novara dove è stato eseguito un espianto record di organi. Un anno di lavori in città, e di strade chiuse, come in viale Volta.

Un anno segnato da risse in centro, e conseguenti ordinanze anti-movida; ma anche un anno segnato da una vicenda che sta tenendo tutta la città con il fiato sospeso, quella del ricercatore iraniano che ha lavorato a Novara, condannato a morte perchè ritenuto una spia.

In questo articolo si ripercorrono quelli che sono stati gli avvenimenti clou di questo anno novarese, i fatti di cronaca che hanno segnato il 2017 di Novara e dei comuni della provincia. Abbiamo scelto per voi, dieci fatti più significativi, quei dieci avvenimenti che secondo noi possono descrivere al meglio, anche per i posteri, quest'anno novarese appena trascorso.

Il ricercatore che ha lavorato a Novara condannato a morte in Iran

A inizio anno, nel mese di febbraio, a Novara è arrivata la notizia della condanna a morte, poi confermata purtroppo a dicembre, del ricercatore iraniano Ahmadreza Djalali che per quattro anni aveva lavorato in città, nel Crimedim. L'uomo è accusato dal governo dell'Iran di essere una spia. Per tentare di salvarlo sono intervenuti diversi parlamentari italiani, oltre che Amnesty international e la Regione Piemonte, ma ad oggi non ci sono ancora novità e resta la conferma della condanna a morte dell'uomo.

La chiusura di viale Volta

A marzo di quest'anno il Comune ha deciso di chiudere, per motivi di sicurezza, un tratto di viale Volta, tra l'incrocio con via Allegra e il cavalcavia San Martino. Sotto al tratto di strada, infatti, scorre il Cavo d'Assi, un canale sotterraneo che a gennaio, poco distante da viale Volta, aveva provocato il cedimento di una strada sotto il peso di un camion. I lavori per la messa in sicurezza del canale e per la conseguente riapertura del tratto di strada sono partiti a settembre e si sarebbero dovuti concludere entro Natale, ma il cantiere dovrà proseguire almeno fino a febbraio.

L'omicidio di Pombia e le indagini dei carabinieri

Lo scorso 5 aprile un cadavere è stato ritrovato nelle campagne di Pombia. La vittima, pestata e poi giustiziata con due colpi di pistola, è Matteo Mendola, 33enne di Busto Arsizio, ucciso molto probabilmente per un regolameto di conti. Le indagini dei carabinieri hanno subito portato all'arresto degi autori materiali dell'omicidio, Antonio Lembo e Angelo Mancino, e, qualche mese più tardi, del mandante, Giuseppe Cauchi.

Le maxi risse e le ordinanze "anti-movida"

L'estate novarese è stata protagonista di diverse risse, con accoltellamenti e inseguimenti, susseguitesi nel centro storico della città. Episodi che hanno portato alla chiusura di alcuni locali e alla firma, ad agosto, da parte del sindaco Alessandro Canelli di due ordinanze "anti-movida", con cui si vietano il consumo di alcolici lontano dai bar e la vendita di alcolici dopo un certo orario.

Le tragedie in cui hanno perso la vita la mamma di Vicolungo, Valentina Barbierato, e i cuginetti di San Maurizio

A giugno un tragico incidente nelle acque del Lago d'Orta ha scosso il novarese: due cuginetti di origini senegalesi, residenti a San Maurizio e a Madonna del Sasso, sono annegati mentre giocavano a pallone. Ha scosso tutta la provincia anche la tragica morte di Valentina Barbierato, la giovane mamma che è caduta con l’auto in un canale a Vicolungo. La 27enne era alla guida della sua Ypsilon la sera del 16 agosto quando ha sbandato ed è precipitata nell’acqua. Nonostante gli sforzi di un passante per cercare di liberarla dall’abitacolo, Valentina è rimasta intrappolata ed è morta. La giovane viveva a Fara insieme al suo compagno Fabrizio Toninelli e alla figlia, la piccola Ginevra, di un anno.

Dopo l'Esselunga, a Veveri inaugurato il nuovo parco commerciale

Inaugurata dopo anni di lavori anche l’ultima parte del nuovissimo centro commerciale Nov’Aria a Veveri, che sorge sui resti dell’ex Carrefour. Il 28 settembre, vicino alla nuova Esselunga di corso della Vittoria, inaugurata lo scorso giugno, hanno aperto quattro negozi e un ristorante: Scarpe&Scarpe, Unieuro, Piazza Italia, Maison du Monde e Roadhouse Grill. Nel capannone a fianco, invece, il negozio di
bricolage Obi
, che è stato inaugurato alla fine di novembre.

Il tragico incidente nei boschi, in cui è morto Gian Carlo Baragioli

Non ha ancora una soluzione il giallo del cercatore di castagne ucciso nei boschi tra Ghemme e Cavaglio l’8 ottobre. Gian Carlo Baragioli, 59 anni, di Vicolungo, stava cercando castagne insieme alla moglie quando, improvvisamente, è stato raggiunto da un colpo. Per lui non c’è stato nulla da fare. Nella zona erano presenti diversi cacciatori: secondo le testimonianze nessuno di loro avrebbe esploso il colpo mortale. Nonostante l’intervento dei Ris di Parma non si è ancora giunti alla soluzione del mistero.

Il Castello restituito alla città e la mostra di Sgarbi

Il 2017 ha visto, finalmente, la riapertura ufficiale del Castello di Novara, che è stato teatro e cornice di numerosi eventi, soprattutto durante l'estate (come la Cena in bianco), e che da settembre (fino al 14 gennaio) ospita la mostra di Vittorio Sgarbi, giunto in città a settembre per inaugurare le sue "stanze segrete".

Espianto record all'ospedale Maggiore di Novara

Un espianto record, che ha permesso di salvare la vita di ben 9 persone. La donatrice è una trecatese di 48 anni che è spirata al Maggiore di Novara il 18 ottobre: la famiglia ha scelto di autorizzare l’espianto. Diverse equipe mediche, tra Novara e Torino, hanno lavorato per le operazioni. Sono stati così trapiantati il cuore, i polmoni, i reni, il fegato in due parti e le cornee.

La morte di Re Biscottino

Quest’anno ci ha lasciato anche le storico re del Carnevale. Re Biscottino, al secolo Sandro Berutti, è spirato nella notte tra l’11 e il 12 novembre all’età di 79 anni. Per ben 15 anni, dal 2002 al 2017, ha interpretato la celebre maschera del carnevale novarese. Grande cordoglio in tutta la città visto il suo ruolo che non si limitava al re del carnevale, ma anche ad un importante impegno per migliorare
Novara.

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