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Cronaca

Migliorano le condizioni di Simona, la donna bruciata nella sua auto da uno stalker

Simona Rocca, 40 anni, respira autonomamente. Dovrà affrontare però ancora un lungo recupero

Una notizia positivo arriva dal Cto di Torino, dove dal 4 febbraio è ricoverata Simona Rocca, la donna bruciata nella sua auto da uno stalker.

La testimonianza: "L'uomo che ha dato fuoco a Simona non era il suo ex"

Le condizioni di Simona Rocca

"La signora Simona Rocca, vittima di ustioni su circa il 50% del corpo di secondo e terzo grado sta finalmente uscendo dal trattamento intensivo" dice il bollettino medico diffuso dal Cto. La donna, vittima di una brutale aggressione, è stata estubata e ora repira autonomamente. Ha già sostenuto diversi interventi chirurgici con innesti di pelle al volto e alle mani, ma dovrà affrontarne altri alla schiena e alle gambe. Per ora è stabile, viene tenuta comunque sotto sedativi, ma le sue condizioni sono in miglioramento.

"É stato rifiutato e ha perso la testa"

La brutale aggressione 

Ad aggredire Simona è stato Mario D'Uonno, non un ex compagno, come era stato inizialmente riferito da molte testate, ma uno stalker che la donna aveva già denunciato più volte. Quella mattina del 4 febbraio D'Uonno ha atteso che Simona uscisse di casa per andare al lavoro all'Oviesse di Vercelli e l'avrebbe seguita. Una volta arrivati nel parcheggio del centro commerciale ha speronato l'auto della donna, poi è sceso e, mentre lei spaventata si è chiusa dentro l'auto, ha preso del liquido infiammabile e ha dato fuoco al veicolo per poi scappare e costituirsi alla Questura di Novara. 

Sul posto sono immediatamente arrivati i vigili del fuoco e il 118: la donna è stata prima portata all'ospedale Sant'Andrea di Vercelli e poi trasferita al Cto di Torino, dove si trova ancora ricoverata. 

L'aggressione: le foto

La storia con D'Uonno

Mario D'Uonno, 54 anni, avrebbe conosciuto Simona sul posto di lavoro, dove faceva la guardia giurata, e si sarebbe invaghito di lei. "Non era il suo ex fidanzato, ma un uomo che la perseguitava". Così dice un'amica alla redazione di NovaraToday.it. "Lei lo aveva già denunciato più volte nel corso dell'ultimo anno per stalking. Lui faceva la guardia giurata e aveva conosciuto Simona sul posto di lavoro, all'Oviesse di Vercelli, e si era invaghito di lei". Il processo per stalking nei confronti dell'uomo  è iniziato pochi giorni dopo l'aggressione. 

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